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Economia - Secondo il rapporto diffuso il Paese sarebbe fermo dal 2010

Confindustria, allarme ripresa

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Confindustria, allarme ripresa.

La fase di recupero della situazione economica italiana, dopo la crisi, non promette nulla di buono. “La produzione industriale è quasi ferma ai livelli dell’estate 2010″, con un +0,1 per cento di crescita media mensile da luglio 2010 a marzo 2011, “e dista dal massimo pre-crisi (-26,1%) ancora molto, -17,5%”.

Tra il 2007 e il 2010 i paesi emergenti asiatici hanno conquistato quasi nove punti percentuali e sono saliti al 29,7% sul valore della produzione industriale mondiale. La sola Cina, secondo quanto si legge nello studio, “è al 21,7 (+7,6%) ed è ora saldamente prima“. Il nostro Paese, invece, cala nella classifica mondiale, pur restando al secondo posto in Europa dietro la Germania.

“Il Paese rimane ad alta vocazione industriale – si sottolinea nel rapporto del centro studi Confindustria -, ma spicca per la flessione dell’attività registrata nell’ultimo triennio, doppia o tripla di quelle delle maggiori concorrenti, peggio ha fatto solo la Spagna”.

“La crisi ha provocato delle conseguenze molto pesanti – ha detto il direttore del Centro studi, Luca Paolazzi -. In tre anni è successo ciò che sarebbe accaduto in un periodo più lungo. Siamo in presenza di una svolta storica, preparata e anticipata dai trend del decennio precedente. Le variazioni delle quote sulla produzione globale la testimoniano”.

9 giugno, 2011 - 11.37