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Rubygate - Il pm Boccassini replica alla difesa di Berlusconi

“Attacco militare in questura”

<p>Ilda Boccassini</p>

Ilda Boccassini

“Un attacco militare”.

E’ così che il magistrato Ilda Boccassini definisce quanto accaduto nella notte tra il 27 e il 28 maggio 2010 alla questura di Milano. La stessa notte in cui, negli uffici degli agenti di via Fatebenefratelli, fu portata Ruby Rubacuori, al secolo Karima El-Maghroug, 17enne marocchina accusata di furto.

E’ di lei che si parla, questa mattina, al tribunale di Milano. Di lei e del presidente del Consigli Silvio Berlusconi, accusato di concussione e prostituzione minorile nell’ambito delle indagini sul Rubygate. Davanti ai giudici della quarta sezione penale, il pm Boccassini ha parlato di un vero e proprio “accerchiamento militare della questura”. Prima la telefonata del premier. Poi l’arrivo di Nicole Minetti. E infine della brasiliana Michelle Conceicao.

Replicando alla difesa del premier, la Boccassini ha dichiarato che “Il processo deve restare al tribunale ordinario di Milano, non deve essere trasferito né al tribunale dei ministri per competenza funzionale né a quello di Monza per competenza territoriale”. Questo perché, a detta del sostituto procuratore, non c’è alcun reato ministeriale, commesso da Berlusconi nell’esercizio delle sue funzioni. E il fatto che il funzionario di polizia Ostuni abbia ricevuto la chiamata del premier per portare Ruby a Sesto San Giovanni, non vuol dire che il reato sia stato commesso lì.

Il pm Boccassini ha sottolineato la regolarità delle procedure seguire dalla Procura milanese. Berlusconi ha ricevuto la notifica del giudizio immediato “entro i 90 giorni dall’iscrizione nel registro degli indagati e con l’evidenza della prova”.

L’udienza è stata rinviata al 18 luglio. Il nuovo legale di Ruby, Egidio Verdini, ha già annunciato che organizzerà a breve una conferenza stampa nel suo studio, senza aggiungere altro.

14 giugno, 2011 - 12.29