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Attacco in Norvegia, almeno 90 morti

<p>Una delle vittime a terra</p>

Una delle vittime a terra

Attacco in Norvegia, almeno 90 morti.

Cresce di ora in ora il numero delle vittime della doppia azione terroristica nel cuore di Oslo, dove una bomba è esplosa nei pressi dell’ufficio del premier, e sull’isola di Utoya, a circa quaranta chilometri dalla capitale. Stando alle prime ricostruzioni, un uomo travestito da poliziotto avrebbe radunato i giovani del camp estivo del partito laburista e per poi fare fuoco su di loro.

All’indomani dell’attacco, tramonta la pista islamica. Secondo la polizia, infatti, sarebbe responsabile di entrambe le azioni un 32enne, vicino ad ambienti della destra xenofoba.

Il premier, Jens Stoltenberg, ha ricordato che l’isola di Utoya, dove ieri sono stati uccisi almeno 84 giovani partecipanti a un raduno della gioventù laburista, il suo partito, è il luogo dove si reca tutte le estati dal 1974. ”Lì ho conosciuto la felicita, l’impegno e la sicurezza – ha detto -. Ora quel posto è conosciuto per la violenza brutale. Un paradiso per i giovani è diventato per qualche ora l’inferno“.

Il primo ministro ha definito il doppio attacco ”una tragedia nazionale”, aggiungendo che, “mai dalla seconda guerra mondiale il nostro Paese è stato colpito da un crimine di questa portata. E’ un incubo”.

La capitale norvegese è ancora sconvolta dopo gli attacchi. Le immagini della televisione norvegese hanno mostrato edifici sventrati, finestre in frantumi, colonne di fumo, persone insanguinate in fuga, sguardi smarriti, poliziotti e soccorritori sopraffatti, ambulanze in corsa. Dopo aver invitato ieri gli abitanti del centro ad allontanarsi, la polizia mantiene la sorveglianza rafforzata in prossimità degli edifici potenzialmente sensibili. Cani addestrati continuano le perlustrazioni, nel timore di altri ordigni inesplosi.