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Cronaca - Per i magistrati spetterebbe a loro giudicare Berlusconi e non al tribunale dei ministri

Caso Ruby, il processo resta a Milano

<p> Silvio Berlusconi</p>

Silvio Berlusconi

Caso Ruby, il processo resta a Milano.

Lo hanno stabilito i giudici del tribunale di Milano, presieduti da Giulia Turri, respingendo tutte le sedici eccezioni presentate dalla difesa del premier Berlusconi, e dichiarando aperto il dibattimento a carico del presidente del Consiglio.

Per i giudici il reato contestato, la concussione, non ricade sotto la competenza del tribunale dei Ministri. Nello stabilire ciò, il collegio avrebbe rigettato la tesi prospettata dai legali del premier secondo cui non si possono scindere le funzioni di presidente del Consiglio dalla qualità di premier.

Secondo i giudici, dunque, la competenza a indagare spettava alla procura di Milano, così come quella a giudicare il presidente del Consiglio.
I magistrati, fra l’altro, dovranno decidere se sospendere il processo o se farlo continuare in attesa della decisione della Corte Costituzionale sul conflitto di attribuzione sollevato dalla Camera nei confronti dei giudici milanesi. Decisione attesa per fine anno.

18 luglio, 2011 - 12.13