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Economia - L'allarme di Confindustria

Terzo semestre, crescita quasi nulla

</p> <p>Emma Marcegaglia</p>

Emma Marcegaglia

Nel terzo trimestre la crescita sarà quasi nulla.

Lo afferma il Centro studi di Confindustria, che preannuncia un futuro prossimo nero per l’economia italiana. All’orizzonte ci sono “debolezza della domanda interna, minor forza di quella estera, ripercussioni dalle violente turbolenze finanziarie globali e stretta sui conti pubblici”.

Gli ordini nei settori manifatturiero e terziario sono in caduta libera: 47,5, minimo da 20 mesi, da 51,1 e 47,4, da 50,1.

“L’anticipatore Ocse è in calo dall’inizio del 2010 (maggio -0,6% su aprile, -2,7% annuo) e punta a decelerare almeno fino a fine 2011″.
Il tutto, aggiunge il Csc, si inserisce in “un più generale rallentamento dell’economia mondiale. Le cifre recenti confermano il generale rallentamento dell’economia mondiale. Il commercio internazionale è diminuito in aprile del 2,5% su marzo a causa della significativa riduzione delle importazioni (-4,7%) e delle esportazioni (-3,1%) degli emergenti e del crollo dell’export giapponese (-7,0%)”.

Nel comunicato si legge, ancora, che “l’elevata incertezza creata da tempi e modi del riequilibrio dei bilanci pubblici, tensioni finanziarie e alta disoccupazione riducono la fiducia. Che in giugno nel manifatturiero era a 100,6 negli Usa, quasi tre punti meno di febbraio e sotto la media di lungo periodo in Giappone (99,3); aveva ancora tenuto nell’Euroarea (103,0, da 104,1 in marzo)”.

21 luglio, 2011 - 11.23