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Economia - Sarkozy: "Determinati a salvare Atene"

Grecia, dall’Europa 160 miliardi

<p>Nicolas Sarkozy</p>

Nicolas Sarkozy

Grecia, dall’Europa 160 miliardi.

La crisi ellenica è un caso unico nella sua gravità nella zona euro.

Il secondo pacchetto di aiuti per Atene, varato dai leader dell’area euro al termine di sette ore di discussione, è quindi una “soluzione eccezionale” che prevede uno stanziamento di 109 miliardi da parte dell’Europa e l’intervento del settore finanziario “su base volontaria” per scambio di bond, rollover e buyback per una cifra che secondo le stime del presidente francese, Nicolas Sarkozy, dovrebbe aggirarsi intorno ai 135 miliardi in trenta anni.

E’ stata inoltre confermata l’estensione del prestito da sette anni e mezzo a un minimo di 15 fino a 30.

Al termine del vertice straordinario di Bruxelles, Sarkozy ha confermato l’impegno dei leader dell’eurozona, “determinati a salvare la Grecia”. “Abbiamo deciso di supportare la Grecia – ha dichiarato il capo dell’Eliseo -. E’ un impegno formale. Tutti i Paesi dell’euro hanno deciso di essere al fianco della Grecia”. Sarkozy ha poi anticipato che insieme alla cancelliera tedesca Angela Merkel avanzerà delle proposte per migliorare la governance dell’eurozona.

Il presidente della Bce Jean Claude Trichet, dal canto suo, ha detto di non sapere se la partecipazione dei privati al piano di salvataggio della Grecia sarà valutata dai mercati come un default selettivo. “Al momento non lo sappiamo – ha detto, esprimendo soddisfazione per il fatto  che la partecipazione delle banche è stabilita – e non voglio pregiudicare cosa succederà“.

Il nuovo programma per la Grecia prevede che i prestiti siano concessi a un tasso equivalente alla “facility” per il sostegno alla bilancia dei pagamenti (attualmente attorno al 3,5%) “senza andare sotto il costo di finanziamento dell’Efsf”. Ciò sarà accompagnato da “un meccanismo che assicuri incentivi appropriati per attuare il programma inclusi accordi sui collaterali se appropriato”.

Si è parlato di un nuovo “piano Marshall” della Ue per assegnare i fondi strutturali europei alla Grecia in modo da sostenere l’azione per la crescita e la ripresa degli investimenti.

Bene la reazione delle borse europee che tornano a salire. Anche il ministro delle Finanze giapponese, Yoshihiko Noda, ha fatto sapere che il suo Paese è pronto ad acquistare ulteriori obbligazioni del Fondo europeo di stabilità finanziaria (Efsf) se necessario. Il Giappone ha già investito circa 2,5 miliardi di euro nelle tre precedenti emissioni destinate ad aiutare Irlanda e Portogallo, contribuendo alla stabilità economica dell’Unione europea.

22 luglio, 2011 - 9.09