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Il sottoscala di Sassi - Il giornalista risponde ai commenti alla sua incazzatura

Il mio leader è meno aberrante del tuo…

di Arnaldo Sassi
<p>Arnaldo Sassi</p>

Arnaldo Sassi

- Devo dire che mi ha piuttosto divertito leggere i commenti alla mia “incazzatura” contro il segretario del Pd Pierluigi Bersani. E poi, qualunque tipo di reazione va bene, perché la politica è fatta di idee e ognuno giustamente deve esprimere la sua.

Quindi, ringrazio coloro che hanno detto di essere d’accordo con me, quelli che hanno fatto un po’ di distinguo e quelli che d’accordo con me non lo sono affatto. In casi come questo, e in tutti quelli che riguardano l’interesse collettivo, è sacrosanto il detto Decoubertiano “l’importante è partecipare”.

A commento dei commenti però, mi dispiace un po’ che alcuni non abbiano colto il senso profondo delle mie parole, espresse da un simpatizzante del Pd che contesta apertamente il partito per cui vota quando – a suo giudizio – prende decisioni che reputa sbagliate. A dimostrazione che in politica, oltre alla passione, ci deve essere anche tanta razionalità. E che un partito non può essere una fede, come ad esempio – per chi ama il calcio – lo è la propria squadra del cuore.

Mi riferisco in particolare ad alcuni che si sono dichiarati elettori del Pdl e che hanno preso un po’ la palla al balzo per denigrare a priori la sinistra e difendere il loro idolo Berlusconi. A questi amici vorrei rispondere che, analizzando i fatti conosciuti da tutti (e che quindi non sto qui a ripetere) con un minimo di oggettività e mettendo da parte la maglia da tifosi, forse si dovrebbe ammettere concordemente che tra le aberrazioni di Berlusconi e quelle del Pd non c’è proprio paragone. O meglio, l’unico paragone possibile è quello del pelo e della trave.

Detto ciò, va ribadito che ognuno è libero di pensarla come vuole. Ma che uno sforzo di oggettività da parte di tutti (mio per primo, che non ho avuto esitazione a criticare quello che in casa mia non andava) consentirebbe forse a questo Paese di avere una classe politica molto più degna di tale nome.

Arnaldo Sassi

19 luglio, 2011 - 16.06