Riceviamo e pubblichiamo - L’introduzione dei ticket sulla sanità dev’essere immediatamente sospesa. Eventualmente si può chiedere un contributo a chi sulla sanità ottiene ingenti profitti?.
Per tamponare una crisi innescata da grandi speculazioni finanziarie? dichiara Rodano ?il Governo impone ai cittadini più poveri una tassa sulla malattia: una misura vessatoria che mette al riparo i redditi alti ed induce le persone più deboli a non curarsi, a non recarsi al pronto soccorso, a non effettuare accertamenti e a definire ?acciacco? tutto ciò che invece potrebbe essere una patologia seria. Una misura che colpisce l?efficienza della sanità pubblica, indotta sempre meno ad essere universale, e che quindi di riflesso avvantaggia quella privata?.
?Per chi ha una pensione da 1000 euro?, prosegue Rodano ?l?introduzione di una tariffa tra i 10 e i 25 euro per la visita al pronto soccorso significa subire un attacco frontale al proprio diritto alla salute. Dopo decenni di faticosa costruzione dello Stato sociale, l?Italia destruttura il proprio welfare per mano di un governo delegittimato dagli scandali e da un?incapacità conclamata di affrontare la recessione?.
?Invito la presidente Polverini a sospendere l?introduzione dei ticket nel Lazio?, continua la vicepresidente della commissione sanità della Regione Lazio ?come già hanno fatto ben due Regioni, Emilia Romagna e Toscana. Ci sono possibilità alternative di costruire nuove entrate nel sistema sanitario: la governatrice blocchi il provvedimento per quindici giorni ed avvii un dialogo con il Consiglio Regionale e con tutte le forze sociali e sindacali?.
?Per una volta?, conclude Rodano, ?Renata Polverini abbia il coraggio di puntare i piedi col Governo e rinunci a fare la prima della classe, sempre docile e zelante verso i diktat di Tremonti. E? in gioco la salute dei cittadini più deboli del Lazio?.
Giulia Rodano
Consigliere regionale di Italia dei Valori
Vicepresidente della commissione Sanità della Regione Lazio