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Economia - Tagli sugli assegni da 1400 euro - Insorge l'opposizione

Manovra, colpite le pensioni

<p> Giulio Tremonti</p>

Giulio Tremonti

Tagli anche sulle pensioni da 1400 euro. L’opposizione insorge.

La manovra finanziaria di Tremonti si scaglia anche sugli assegni di media entità, e non solo sulle “pensioni d’oro”. Un provvedimento che riguarderà circa 13 milioni di italiani.

Secondo quanto previsto, le pensioni comprese tra 1.428 e 2.380 euro mensili saranno rivalutate, tenendo conto dell’inflazione, solo per il 45%. Una rivalutazione parziale, quindi, per il biennio 2012-2013.

Insorge l’opposizione.

“Al tempo del governo Prodi – spiega l’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano (Pd) – avevamo fermato per un anno l’indicizzazione delle pensioni, ma di quelle otto volte il minimo. E contemporaneamente avevamo destinato risorse alle pensioni più basse attraverso l’istituzione della quattordicesima. Quindi avevamo fatto un intervento redistributivo dall’alto verso il basso”.

“Questo governo continua a prendere a schiaffi precari, pensionati e dipendenti pubblici con parole e fatti”. E’ il duro commento di Felice Belisario, capogruppo Idv in Senato. “E’ un vero e proprio insulto – aggiunge – colpire da un lato 13 milioni di pensionati, molti dei quali già stentano ad arrivare a fine mese e, dall’altro, pesare con il misurino del farmacista, dilatandoli nel tempo, i tagli dei costi della politica”.

Critici anche i sindacati. Immediato il commento del segretario della Cisl Raffaele Bonanni.

“La norma della manovra economica – ha detto Bonanni – che riduce la rivalutazione delle pensioni per la fascia da tre a cinque volte il trattamento minimo, tenendo conto dell’inflazione, rende ancora più vulnerabili quei pensionati che negli ultimi quindici anni hanno già visto ridursi il potere di acquisto delle loro pensioni”.

2 luglio, 2011 - 16.29