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Regione - Interviene il consigliere Francesco Battistoni

Qualità e tracciabilità, sfida europea

<p>Francesco Battistoni</p>

Francesco Battistoni

- “Il tema di oggi si inserisce all’interno di un dibattito molto ampio”. È quanto dichiarato dal Presidente della Commissione agricoltura Francesco Battistoni, intervenuto al convegno dal titolo “Qualità e sicurezza alimentare in Europa e nel Lazio” nella Sala della Protomoteca del Campidoglio. “Oggi i consumatori chiedono più sicurezza alimentare – dice Battistoni – e sono indubbiamente le Istituzioni a dover raccogliere l’appello. Per molteplici ragioni”.

Tra queste la tutela della salute dei cittadini, del prodotto italiano e la scelta strategica di puntare sulla qualità delle produzioni. “In questa sfida – prosegue – la Regione Lazio si è fortemente impegnata, mettendo in campo una politica volta alla tutela e alla riscoperta delle proprie tradizioni agroalimentari, alla conservazione della biodiversità, alla valorizzazione del carattere multifunzionale dell’agricoltura.

Un’azione politica inserita all’interno di un quadro normativo, europeo e nazionale, che a tali azioni riconoscono prioritaria importanza, così come testimoniato anche dall’intervento del Vice Presidente della Commissione Europea Antonio Tajani, che ha puntualizzato la necessità di essere innovativi e competitivi anche nel settore agricolo”, ha aggiunto Battistoni. La volontà di garantire la qualità del prodotto laziale è ribadita da alcune misure del Psr, dalla progettazione integrata territoriale e di filiera, oltre che dal partenariato locale.

“Un sistema di Governance territoriale – ha sottolineato Battistoni – che indirizza la gestione dell’immenso patronomio agroalimentare, orientandola verso criteri di miglioramento qualitativo e di tracciabilità alimentare. Proprio su questo – va avanti – la Commissione agricoltura ha approvato in tempi brevi e all’unanimità la PL sulla qualità e tracciabilità, ora al vaglio della Commissione bilancio. Nella lotta contro la contraffazione alimentare – aggiunge il Presidente – è palese l’importanza di valorizzare tutto ciò che rende riconoscibile il territorio e che, di conseguenza, accresca la consapevolezza del consumatore e l’identità delle aziende agricole. In questo periodo di crisi – conclude – la qualità della terra e dei suoi frutti sono gli unici beni che devono continuare a rappresentare un patrimonio per noi consumatori e una fonte reddito per gli agricoltori. È questo l’obiettivo da perseguire, soprattutto in prossimità della nuova Politica Agricola Comune (PAC) e del nuovo PSR”.

Il comparto “Qualità agroalimentare” del Lazio è costituito da:

22 prodotti agroalimentari DOP/IGP (14 DOP e 8 IGP);

+ 12 rispetto al 2000

33 vini DOCG/DOC/IGT (1 DOCG, 26 DIC, 6 IGT)

+ 8 rispetto al 2000

374 prodotti agroalimentari tradizionali

+ 174 rispetto al 2000

15 luglio, 2011 - 19.29