- Corriere2000 - https://www.corriere2000.it -

Salgono a 347 i prodotti tradizionali

<p>Angela Birindelli</p>

Angela Birindelli

- “Nove nuovi prodotti tradizionali arricchiscono di gusto e tradizione il patrimonio gastronomico del Lazio.

Tellina del Litorale Romano (Rm), Ciambella degli sposi di Rocca di Papa (Rm), Fiatoni (Ri), Maccaruni Gavignanesi (Rm), Pera Spadona di Castel Madama (Rm), Patata Tuschesa (Ri), Miele di santoreggia (Rm), Olio monovarietale extravergine di Olivastrone (Ri e Rm), Olio monovarietale extravergine di Rosciola (Fr e Rm), questi sono i nuovi prodotti provenienti dalle province di Roma, Rieti e Frosinone, che da oggi fanno salire a ben 374 l’elenco dei prodotti tradizionali del Lazio”. – Lo ha annunciato Angela Birindelli, assessore regionale alle Politiche agricole e alla Valorizzazione dei prodotti locali.

Con il termine prodotti tradizionali si intendono prodotti agroalimentari le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultano consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni.

Un lavoro di verifica e ricognizione – ha aggiunto l’assessore Birindelli – che da anni viene svolto dai tecnici di Arsial che operano in stretta collaborazione con noi. Da questo nuovo elenco scaturisce sempre più evidente come il Lazio, oltre ad offrire peculiarità artistiche e paesaggistiche, stia sempre più affermandosi per la sua tradizione agroalimentare. Un patrimonio composto da differenti categorie che assume un ruolo sempre più importante quale testimonial di un territorio da promuovere a livello nazionale e internazionale.

Nel paniere agroalimentare del Lazio – ha concluso Birindelli – ritroviamo gli alimenti della nostra tradizione che oggi sono stati salvati dal rischio di scomparsa, come le telline del litorale romano, il miele di santoreggia o la patata Tuschesa nel reatino. Noi, come amministratori, abbiamo il dovere di promuovere la qualità di questi prodotti sui mercati e impegnarci per farli scoprire e apprezzare ai giovani ragazzi come prodotti che, oltre ad essere buoni, accrescono la consapevolezza della nostra identità contadina”.