Usa a rischio crack
Barack Obama
Usa a rischio crack.
Barack Obama, in un discorso televisivo mirato a ottenere il sostegno dell’opinione pubblica per il pacchetto proposto dai democratici, ha detto che il fallimento nell’aumento del limite del debito degli Usa provocherebbe un grave danno alla nazione.
Il presidente ha chiesto agli americani di premere sul Congresso perché sia trovato un accordo sull’aumento del tetto del debito.
“Un default sarebbe un risultato avventato e irresponsabile del dibattito“, ha osservato Obama che ha ricordato come in passato l’aumento del debito sia stato “di routine”, al punto che un presidente repubblicano come Ronald Reagan lo ha firmato diciotto volte e George W. Bush sette.
Al momento, però, la risposta dei repubblicani è stata negativa.
A una settimana dalla scadenza del 2 agosto, sembra profilarsi lo scontro. Deputati repubblicani e democratici, nonostante settimane di intensi dibattiti, non sono stati in grado di raggiungere un compromesso su come alzare il tetto del debito da 14300 miliardi di dollari entro la data limite del 2 agosto, quando gli Stati Uniti non potrebbero più far fronte ad alcuni pagamenti andando in default tecnico ed esponendosi al rischio di downgrade.
Ne hanno risentito i mercati che sono stati scossi dallo stallo nelle trattative tra le due parti.
“Ho detto ai leader di entrambi i partiti che devono raggiungere un giusto compromesso nei prossimi giorni – ha commentato Obama -. Un compromesso che possa passare in entrambe le camere del Congresso e che io possa sottoscrivere. E sono fiducioso che possiamo raggiungerlo“.