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Cronaca - Uccise 11 donne conservandone i cadaveri - Iniezione letale fissata per il 29 ottobre

Condannato a morte il mostro di Cleveland

La stanza dell'iniezione letale

La stanza dell'iniezione letale

Condannato a morte il mostro di Cleveland.

Nell’ottobre del 2009 nella sua casa di Anthony Sowell e in quello che fu ribattezzato “il giardino degli orrori”, a Cleveland furono trovati i cadaveri di undici donne tra i 25 e i 52 anni. A due anni dai fatti arriva la condanna a morte.

Al momento della lettura della sentenza da parte dei giudici, l’ex marine cinquantunenne aveva gli occhi chiusi. I suoi avvocati hanno cercato fino all’ultimo di evitargli la pena capitale, appellandosi a una presunta infermità mentale. Un’ipotesi a cui i magistrati non hanno tenuto conto, giudicando Sowell un “predatore sessualmente violento”. In aula c’erano anche due donne che il killer aveva violentato, senza ucciderle.

Sowell era stato condannato per violenze sessuali già prima della scoperta dei cadaveri. Secondo le carte del processo, l’uomo avrebbe attirato le donne in casa per poi violentarle e soffocarle. I cadaveri venivano quindi sotterrati in giardino. Durante le ricerche, gli investigatori avrebbero anche trovato un sacchetto di plastica contenente un teschio.
Ma alcuni corpi sono stati rinvenuti anche sul pavimento dell’ultimo piano della casa e in un armadio.

La scoperta avvenne in seguito alla denuncia di una donna che accusava Sowell di tentato stupro. Da tempo i vicini sentivano un cattivo odore, ma tutti pensavano provenisse dal negozio di salsicce situato accanto alla casa del serial killer.

L’esecuzione, che avverrà tramite iniezione letale, è stata fissata per il 29 ottobre dell’anno prossimo.

13 agosto, 2011 - 11.57