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Libia - Mistero sulla sorte del raìs

Gheddafi non si arrende

<p>Muammar Gheddafi</p>

Muammar Gheddafi

Il Colonnello non si arrende.

Nonostante la presa di Tripoli da parte dei ribelli, ieri sera, in un messaggio audio alla tv di Stato, il terzo in ventiquattr’ore, Gheddafi ha chiesto ai libici di imbracciare le armi. “Salvate Tripoli o sarà distrutta. Ripulite la città”. Ha avvertito che in caso contrario saranno schiavi degli Occidentali.

Contro chi lo dava già in fuga, o sul punto di trattare la resa, già in un altro messaggio audio pomeridiano il Colonnello aveva ribadito: “Non mi arrenderò mai. Temo che Tripoli brucerà. Libici, venite a difendere la vostra capitale. Io resto qui a combattere e lo farò sino all’ultima goccia del mio sangue. Vinceremo. Vinceremo“.

È stata una notte decisiva per la rivoluzione cominciata il 17 febbraio e da allora proseguita a fasi alterne. Gli spari si erano rarefatti al momento dell’iftar, la cena al tramonto dopo il digiuno quotidiano nel mese di Ramadan. Ma poi erano ripresi intensi. Si era parlato di sbarchi di ribelli dal mare in arrivo da Misurata.

22 agosto, 2011 - 9.08