[1]Palazzo Madama, sede del Senato
Manovra, si parla di scudo fiscale.
Un nuovo scudo fiscale per fare rientrare i capitali rimasti all’estero, con una aliquota superiore a quella del cinque per cento inserita nella precedente operazione di rimpatrio dei capitali. Sarebbe questa una delle ipotesi che, secondo fonti della maggioranza, si starebbe valutando in queste ore.
L’idea sarebbe quella di sfruttare la ‘tobin tax’ europea che potrebbe rendere più difficile l’anonimato degli evasori. Ci sarebbero, invece, alcune divisioni sull’ipotesi, lanciata dalla Lega, di diluire il Tfr, trattamento di fine rapporto, sulle buste paga.
Nella giornata di ieri, intanto, la manovra è arrivata in Senato. Prima tappa in un’aula semideserta, con appena undici persone, compreso il rappresentante del governo, e con un’opposizione più in forze della maggioranza. L’iter vero e proprio partirà comunque martedì 23 agosto alla Commissione Bilancio del Senato? per poi arrivare definitivamente in aula il 5 settembre.
Sulla tassazione dei capitali scudati è intervenuto il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, che ha fatto sapere che, in merito, si deciderà in maniera riservata. Il ministro, dunque, tornando sulla proposta del Pd ha lasciato aperte delle porte.
Sulle misure non si sbilancia, invece, il presidente della Commissione Bilancio del Senato, Antonio Azzollini, che dalla prossima settimana dovrà esaminare il testo. “Lavoreremo per migliorare il provvedimento”, ha assicurato.