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Economia - Si rimette mano alle pensioni e salta il contributo di solidarietà sostituito da nuove misure fiscali

Manovra, trovata l’intesa

<p> Silvio Berlusconi</p>

Manovra, trovata l’intesa.

Si rimette mano alle pensioni e salta il contributo di solidarietà che sarà sostituito da nuove misure fiscali. Nessun aumento dell’Iva, ma sono confermati i minori tagli per gli enti locali, la soppressione delle province e il dimezzamento del numero di parlamentari per via costituzionale.

E’ questo il risultato delle modifiche alla manovra su cui è stato trovato l’accordo nel vertice di maggioranza ad Arcore.

Tra i temi più spinosi, quello dell’Iva sul quale, alla fine è stata trovata la quadra. Per reperire le risorse necessarie a compensare l’eliminazione della tassa di solidarietà, rimasta per i parlamentari, Pdl e Lega hanno quindi trovato un’altra strada che passa per nuove misure fiscali finalizzate a eliminare l’abuso di intestazioni e interposizioni patrimoniali elusive, nonché la riduzione delle misure di vantaggio fiscale alle coop.

Trovato il compromesso anche sulle pensioni che le pensioni verranno quindi calcolate in base agli effettivi anni di lavoro.? L’esclusione degli anni di università del servizio militare dal calcolo della pensione di anzianità con 40 anni di contributi coinvolgerà tra gli 80 e 100mila soggetti e dovrebbe garantire risparmi per circa 1,5 miliardi nel 2013-2014.

“Noi pensiamo di far pagare chi non ha mai pagato – ha affermato Pierluigi Bersani -. Per la maggioranza questa impostazione è difficile da digerire. Ma qualcosa dovranno pur digerirla. E su questo daremo battaglia”.

Il Partito democratico pensa infatti a  una patrimoniale ordinaria progressiva sugli immobili, a partire da valori molto elevati e con larghe esenzioni.

L’Idv ha presentato in Commissione bilancio al Senato circa ottanta emendamenti alla manovra che vanno dalla soppressione delle Province, alla riduzione delle indennità dei parlamentari del per cento, dalla soppressione dei rimborsi elettorali per i partiti allo stop alla costruzione del Ponte sullo Stretto.

Il partito di Di Pietro punta soprattutto sui costi della politica e chiede inoltre una stretta sulle auto e sui voli? blu, la riduzione dell’indennità parlamentare per i parlamentari che godono di un reddito da lavoro e l’abolizione dei vitalizi per deputati e senatori.

Anche il Terzo Polo boccia in toto la manovra economica del governo e lancia la sua controproposta che si concentra su quattro priorità: meno spesa e meno tasse, meno debito, evasione e corruzione, più crescita e coesione, più equità per donne e giovani.

 

 

30 agosto, 2011 - 9.57