Invia questo articolo Stampa questo articolo
Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
  • Webnews
  • Digg
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • LinkedIn
  • Live-MSN
  • MySpace
  • OKnotizie
  • Technorati
  • YahooMyWeb
  • TwitThis
Consiglio regionale del Lazio - Ivano Peduzzi (Fds) commenta la riduzione della struttura a punto di primo intervento

“No alla chiusura dell’ospedale di Montefiascone”

Riceviamo e pubblichiamo – La giunta Polverini sta inesorabilmente compromettendo il diritto alla salute nella nostra regione e la possibilità di cura per i cittadini, soprattutto anziani.

Oggi siamo qui perché dal 15 settembre prossimo l’ospedale di Montefiascone verrà ulteriormente depotenziato: il pronto soccorso verrà chiuso e ridotto a un punto di primo intervento con il solo ausilio di guardie mediche.

Questo vuol dire che numerose prestazioni non verranno più erogate con ripercussioni tangibili e disastrose per tutto il territorio.

Considerata infatti la vastità della zona e l’ampia fascia di ultrasettantenni che la popola verrà a mancare un punto di riferimento importante per tutta l’alta e bassa Teverina. Per soddisfare la domanda di salute proveniente dal territorio, la gente sarà costretta ad andare in Umbria e Toscana, dove la risposta a tali esigenze è più immediata. A pagare saranno gli anziani e persone più svantaggiate, impossibilitate a effettuare lunghi e faticosi spostamenti.

Ancora una volta la presidente Polverini mette in pratica operazioni di facciata che mercifica il diritto alla salute, taglia le gambe agli ospedali di frontiera e non porta alcun risparmio effettivo: la presenza di guardie mediche, infatti, che costano 40 euro l’ora, pesarà molto di più alle tasche dei cittadini.

Nonostante le migliaia di firme raccolte e depositate dal Cotom contro la chiusura della struttura ospedaliera e la crescente insoddisfazione tra la gente, la presidente del lazio non ha mai cercato un confronto sulla sanità, privando interi territori del diritto all’assistenza sanitaria.

Per questi motivi la mobilitazione andrà avanti almeno fino a quando la Polverini non farà un passo indietro e verrà pianificata un’offerta ospedaliera corrispondente ai bisogni del territorio.

Ivano Peduzzi
Federazione della Sinistra alla Regione Lazio

 

13 settembre, 2011 - 15.35