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Cgil in piazza, trasporti a rischio

Cgil in piazza, trasporti a rischio.

E’ il giorno dello sciopero nazionale di otto ore indetto dalla Cgil contro la manovra economica di pareggio del bilancio. “Una manovra che, secondo il sindacato, condanna il Paese alla recessione economica e al declino civile. E che – aggiunge il segretario Susanna Camusso – è un provvedimento che senza dirlo introduce la norma di licenziamento senza giusta causa, interferendo nella libertà di contrattazione dei sindacati”.

“Le ragioni della mobilitazione crescono di minuto in minuto”, ha annunciato la Camusso dopo l’approvazione da parte della maggioranza di un emendamento che prevede la deroga all’articolo 18.

Intanto crescono anche le adesioni alla manifestazione. Stefano Fassina, responsabile Economia e lavoro del Pd, ha infatti annunciato la partecipazione del partito. Appoggiano la protesta indetta dal sindacato contro la manovra anche Idv, Sel e Pdci-Federazione della sinistra.

I cortei si snodano in circa cento piazze italiane, coinvolgendo diverse categorie professionali. Incrociano le braccia le scuole (aderiscono alla mobilitazione anche i sindacati di base), gli uffici pubblici, le banche e il trasporto pubblico.

Piloti, assistenti di volo e personale di terra degli aeroporti scioperano dalle 10 alle 18. Dalle 9 alle 17 stop nel trasporto ferroviario e nelle attività di supporto di pulizia delle vetture, di ristorazione a bordo e di accompagnamento notte.

Bus, metro, tram si fermeranno per otto ore secondo modalità stabilite localmente e nel rispetto delle fasce di garanzia.

Anche i medici scioperano e partecipano alle manifestazioni della Cgil, insieme a tutti gli altri lavoratori della sanità. Potranno saltare, si legge in una nota, le attività programmate – come gli interventi, le visite e gli esami diagnostici – negli ospedali e nei presidi territoriali della Asl, ma saranno garantite le urgenze.

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