Invia questo articolo Stampa questo articolo
Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
  • Webnews
  • Digg
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • LinkedIn
  • Live-MSN
  • MySpace
  • OKnotizie
  • Technorati
  • YahooMyWeb
  • TwitThis
Polizia di Stato - Cronaca - Emesse 67 ordinanze di custodia in carcere

Droga, Palermo capolinea del “Golden Eggs”

- Palermo capolinea dei traffici di cocaina ed eroina transitati attraverso canali internazionali.

L’operazione della Squadra mobile del capoluogo siciliano e del commissariato Libertà che ha portato all’emissione di 67 ordinanze di custodia in carcere prende il nome dalla tecnica con cui veniva importata la droga, “Golden Eggs” che significa ”uova d’oro’‘.

Stando alle indagini, pare che per passare il check-in degli aeroporti i corrieri ingoiassero gli ovuli di cocaina ed eroina, mentre le donne nascondevano la droga nella vagina.

Gli arrestati, che sarebbero di nazionalità italiana, nigeriana, tunisina e ghanese, dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti e di spaccio.

Si tratterebbe soprattutto di corrieri, la gran parte cosiddetti “ovulatori”, i quali mettendo a rischio la propria vita, ingerivano consistenti quantità di stupefacente che trasportavano sia a mezzo aereo che ferroviario.

Le investigazioni hanno permesso di individuare due cartelli, uno nigeriano e l’altro palermitano, che avevano un canale diretto di approvvigionamento con i grossisti e smerciavano la droga in tutta Italia. In Sicilia le centrali di spaccio erano Palermo, Catania e Messina.

Pare che l’organizzazione criminale si avvalesse di consociati di origine tunisina, nigeriana, nonché di un cospicuo gruppo di palermitani che gestivano l’illecita attività utilizzando le donne della famiglia per la custodia dello stupefacente e per i contatti con gli acquirenti.

Sono intervenuti nell’operazione anche i poliziotti delle questure di Napoli, Rovigo, Prato, Piacenza, Bergamo, Mantova e Bologna.

Dal 2005, anno di inizio delle indagini, a oggi sono stati sequestrati circa venti chili di sostanza stupefacente provenienti da Spagna, Nigeria, Venezuela, Mali e Olanda.

 

30 settembre, 2011 - 15.36