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Economia -Lo rende noto l'Istat

Italia, disoccupazione al 7,8%

Italia, disoccupazione al 7,8 per cento.

L’Istat ha reso noto che nel secondo trimestre del 2011, il numero degli occupati è cresciuto in termini tendenziali dello 0,4 per cento (+87mila unità). Il risultato è dovuto esclusivamente allo sviluppo dell’occupazione femminile.

L’industria in senso stretto prosegue il moderato recupero che si è avviato nel primo trimestre 2011, registrando un incremento tendenziale dell’1,1 per cento, concentrato nelle imprese di medio grandi dimensioni. Il terziario ha registrato un nuovo risultato positivo (+0,9%, pari a 133mila unità), diffuso soprattutto nelle posizioni lavorative dipendenti.

In confronto al recente passato, la riduzione dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato è più contenuta (-0,1%, pari a -19mila unità), mentre continua a crescere il numero dei dipendenti a termine (+6,8%, pari a 149.000 unità), in gran parte nell’industria in senso stretto.

Il tasso di disoccupazione è pari al 7,8 per cento (era 8,3% nel secondo trimestre 2010); l’indicatore diminuisce su base annua per gli uomini (-0,6 punti percentuali) e, in misura di poco inferiore, per le donne (-0,5 punti).

Per quanto riguarda i giovani tra i 15 e 24 anni, il tasso di disoccupazione scende dal 27,9% del secondo trimestre 2010 al 27,4%, con un picco del 44% per le donne del Sud.

Continua, inoltre, a crescere la popolazione inattiva. Il fenomeno interessa sia coloro che cercano lavoro non attivamente (+38mila unità) e quelli che non cercano, ma sono disponibili a lavorare (+17mila unità), sia, e soprattutto, quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare (+184mila). Il tasso di inattività si porta a quasi il 40 per cento, con quattro decimi di punto in più rispetto a un anno prima.

L’aumento degli inattivi deriva dal ritorno alla crescita della componente italiana (+105mila unità).

 

 

30 settembre, 2011 - 11.01