Saverio Romano
La maggioranza tiene e salva Romano.
Non passa la sfiducia al titolare dell’Agricoltura, accusato di concorso in associazione mafiosa. I 315 no con cui è stata respinta la mozione di sfiducia contro il ministro Romano, è superiore alle aspettative del governo, specie se si aggiungono le sei assenze del Pdl per ragioni pare giustificate.
“Berlusconi è soddisfatto – ha commentato Romano subito dopo il voto -: senza le assenze saremmo potuti arrivare a 325 voti, una maggioranza ampia che può fare le riforme”.
Nell’opposizione, invece, scoppia il caso dei Radicali. I sei deputati hanno deciso di non partecipare al voto per protesta contro l’indifferenza verso la questione carceri. L’annuncio è stato fatto in Aula, preceduto da cartelli con la scritta “Amnistia”, ma senza che fosse stato avvertito nessuno.
Insofferenti Rosy Bindi ed Enrico Letta, mentre al termine della seduta il capogruppo Dario Franceschini ha fatto sapere che in giornata ci sarà un direttivo del gruppo per decidere l’espulsione dei radicali.
Il voto di ieri ha risollevato il premier che, visto il risultato di ieri, può ancora contare su una maggioranza solida nonostante tutto. ?A tenere è ancora la Lega che ha votato compatta e senza alcuna assenza. Umberto Bossi è arrivato al momento del voto prendendo posto proprio accanto al ministro dell’Agricoltura Romano.