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Manovra, sì del senato alla fiducia

Manovra, sì del Senato alla fiducia.

Il via libera è arrivato, come previsto, alla vigilia del direttivo Bce che dovrà decidere se continuare a comprare titoli italiani. Con 165 sì, 141 no e 3 astenuti il Senato ha dato il via libera al maxiemendamento che riscrive la manovra economica.

Un sì arrivato, ancora una volta, su voto di fiducia: la numero 49 del quarto governo Berlusconi. Il testo passa adesso all’esame della Camera, dove si attendono risposte per il fine settimana.

La manovra è arrivata a un importo complessivo di 54,2 miliardi. Tra le novità dell’ultima versione, anche il contributo di solidarietà del tre per cento per i redditi oltre i 300mila euro e l’anticipo al 2014 dell’avvio graduale dell’aumento dell’età di pensionamento delle donne nel settore privato. Più morbide invece le misure sul carcere per i grandi evasori.

Invece, l’aumento dal 20 al 21 per cento dell’Iva, secondo il Codacons, costerà 290 euro l’anno, che salirebbero fino a 385 euro per una famiglia di quattro persone, mentre nel mirino della Federconsumatori c’è, in particolare, il rincaro della benzina.

Sul fronte delle opposizioni, il numero due del gruppo Pd a Senato Luigi Zanda, ha contestato la scelta della fiducia.

“Avete sbagliato tutto – ha dichiarato invece il capogruppo dell’Idv, Felice Belisario, rivolto al governo – volete curare un malato che si trova sotto la tenda a ossigeno con l’aspirina”. “Questa manovra serve solo a risolvere i problemi della maggioranza”, ha invece detto Giampiero D’Alia, numero uno dell’Udc.