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Istruzione - Inizio delle lezioni tra le proteste

Scuola, si riparte

Mariastella Gelmini

Scuola, si riparte.

Gli studenti italiani tornano sui banchi di scuola. Un inizio in cui non mancano le proteste. Flash-mob e iniziative rumorose in tutto il paese. Al centro delle polemiche le classi pollaio, il caro libri, l’edilizia scolastica e il diritto allo studio.

“Ora i conti li fate con noi! – è il grido di lotta dell’Unione degli studenti -. Non accetteremo alcun governo che sperpera risorse in guerre, grandi opere inutili e corruzione mentre le nostre scuole cadono a pezzi”.

Il crollo di un soffitto in un liceo scientifico di Mestre qualche giorno fa ha giusto rinfocolato le polemiche sul cattivo stato di salute di tanti edifici scolastici.

Buone notizie, invece, sul fronte dell’insegnamento. E’ arrivata la notizia dell’immissione in ruolo di oltre 30mila docenti che ha fatto tirare un sospiro di sollievo a parte dei precari, facendo inoltre sperare in una continuità didattica che in molte classi è diventata una chimera.

Altra questione scottante, quella del caro libri. Un’indagine dell’Adiconsum segnala che in più della metà delle classi delle scuole superiori sono stati sforati i tetti di spesa previsti dal ministero dell’Istruzione.

Un allarme che ha portato l’associazione dei genitori italiani a chiedere che almeno la spesa dei libri di testo sia deducibile e il ministro Gelmini a promettere sanzioni “attraverso una riduzione del trasferimento dei fondi” alle scuole che non rispettano il tetto di spesa.

Un aiuto per le famiglie potrebbe arrivare dalla tecnologia, ma se ne parla dal prossimo anno. Nel corso del 2011-2012, infatti, le istituzioni scolastiche saranno chiamate per la prima volta ad adottare, per il successivo anno scolastico, libri digitali o misti in sostituzione dei tradizionali libri cartacei. Soluzione che consentirà l’abbattimento della metà dei costi.

 

 

12 settembre, 2011 - 11.45