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Il memoriale depositato dal premier è stato definito inattendibile al novanta per cento

Tarantini, Berlusconi rischia di essere indagato

Gianpaolo Tarantini

- La procura di Napoli avrebbe bocciato come inattendibile il memoriale del presidente del consiglio Silvio Berlusconi e chiesto al Tribunale di Riesame di rivalutare i fatti salienti dell’indagine sul ricatto.

La vicenda era iniziata con una presunta estorsione che sarebbe stata fatta ai danni del premier, con la vicenda del denaro versato da Berlusconi a Giampaolo Tarantini tramite Valter Lavitola, ma ora gli inquirenti potrebbero proseguire l’indagine in una diversa forma.

La ricostruzione, infatti, potrebbe avvenire secondo l’articolo 377 bis del codice penale che punisce chi induce con minacce o dietro pagamento l’indagato o l’imputato a tacere o a dichiarare il falso.

Se così fosse, il premier passerebbe da persona offesa a l’iscrizione nel registro degli indagati.

Nell’udienza che si è tenuta ieri a Palazzo di Giustizia il pm Woodcock ha affermato che il memoriale di Berlusconi può essere definito inattendibile al novanta per cento, paragonando il caso del premier a quelli di vittime di reato che negano l’evidenza.

Così, come afferma il pm Curcio, l’indagine potrebbe prendere una piega diversa, con induzione dell’indagato a mentire o a tacere.

 

24 settembre, 2011 - 10.57