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Politica - Il ministro degli Esteri polemizza sulla crisi greca dopo l'incontro franco-tedesco

Frattini contrario al rinvio del vertice europeo

Franco Frattini

- Frattini contrario al rinvio del vertice europeo.

Il ministro in seguito all’incontro franco-tedesco polemizza sulla crisi greca. “Non sappiamo neanche di cosa hanno parlato, coi ritardi si rischia di far fallire la Grecia – dichiara Frattini -. Noi pensiamo che una situazione globale non si risolva con abissi bilaterali”.

Così commenta il ministro degli Esteri l’incontro tra Angela Merkel e Nicolas Sarkozy durante il quale è stata raggiunta un’idea comune su come evitare ulteriori effetti della crisi del debito europeo.

Inoltre, Merkel e Sarkozy informano che per la fine del mese riusciranno a far fronte alla crisi greca e alla ricapitalizzazione delle banche dell’Eurozona con un un nuovo piano.

“Non siamo riusciti a comprendere quale sia stato il succo – continua il ministro -, non c’era un’agenda dichiarata, né sostanziale. Sarebbe meglio rilanciare un metodo realmente comunitario che riunisca tutti i Paesi membri intorno al tavolo del consiglio, stringendo i tempi e non rischiando il fallimento della Grecia”.

Per questo Frattini desiderava che il vertice europeo non fosse rinviato, come invece è accaduto, per domenica 23, su cui Herman Van Rompuy, presidente del consiglio europeo, spiega: “Questa nuova data ci permetterà di definire una strategia migliore”.

Non essendo la prima volta che il consiglio europeo si riunisce per questioni delicate senza coinvolgere l’Italia, la polemica di Frattini funge da risposta alle critiche ricevute, in quanto mentre i leader di Francia e Germania assicuravano un futuro migliore a tutta l’Unione europea, il premier italiano Berlusconi fosse invitato alla festa di compleanno di Vladimir Putin.

“L’ espulsione di Berlusconi – controbatte Fabio Evangelisti, capogruppo della commissione degli Esteri – è stata decretata per indegnità politica e morale. Il “fattorino” Frattini dovrebbe esserne consapevole”.

Anche il vicepresidente Fli Italo Bocchino commenta la questione sostenendo che la differenza tra Italia e Francia stia a monte. “Mentre Sarkozy incontrava la Merkel per il futuro di tutta l’ Europa – dice Bocchino -, il nostro premier era a festeggiare Putin. E’ il “fattore Berlusconi” a danneggiare il Paese”.

 

11 ottobre, 2011 - 10.31