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Gli studenti suonano la sveglia al governo

Mariastella Gelmini

Gli studenti suonano la sveglia al governo.

Il trillo di decine di sveglie è risuonato all’alba davanti palazzo Chigi. Il blitz degli studenti ha dato il via alla giornata di manifestazioni organizzate in novanta città “portando delle sveglie a questo Governo, per dire che la loro ora ormai è arrivata, questa generazione non vuole che si perda altro tempo“.

Oggi, “saremo in piazza non solo per opporci alla distruzione targata Gelmini – hanno spiegato gli studenti in un comunicato -, ma anche con tante proposte e idee per cambiare la scuola pubblica.

Rimetteremo al centro i nostri numeri, quelli dell’Italia che conta davvero: diritto allo studio, edilizia scolastica, welfare studentesco, didattica alternativa sono solo alcune delle nostre rivendicazioni di cui abbiamo dibattuto e che continueremo ad approfondire nelle nostre scuole e nei luoghi di partecipazione”.

E alla fine il messaggio di vicinanza agli studenti cileni.

“Scendiamo in piazza dando piena solidarietà agli studenti cileni che portano avanti le nostre stesse rivendicazioni che evidentemente, fanno paura a molti – hanno concluso -. Non bisogna mollare, gli siamo vicini. Ribadiamo con forza che le proteste vanno ascoltate non represse e che l’uso della violenza, ancor più nei confronti degli studenti, è inaccettabile”.

A Roma il corteo nazionale organizzato dalle varie sigle studentesche parte da Piazzale Ostiense, ma proteste sono attese in diversi capoluoghi, da Trieste a Cagliari, da Torino a Palermo.