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Governo ko, battuto sul Bilancio

Silvio Berlusconi

- Pesante sconfitta per il governo. Ieri pomeriggio a Montecitorio è stato battuto il bilancio davanti a un Berlusconi molto sorpreso. L’articolo 1 del rendiconto è stato bocciato con 290 voti a favore e 290 contro. Per la vincita erano richiesti 291 sì.

Subito dopo si è svolto il vertice a Palazzo Grazioli con Brunetta, La Russa, Letta Bonaiuti e Ghedini che è terminato con un annuncio da parte del governo che chiederà la fiducia sulle dichiarazioni politiche che il premier farà alle Camere.

Non hanno votato il ministro Tremonti e Bossi, assente in aula. Allibito Berlusconi che alla fine si è alzato, lasciando l’aula senza salutare nessuno.

Determinanti per la sconfitta sono stati i 19 deputati del Pdl che non erano presenti in aula. Tra questi Claudio Scajola. A questi si sono aggiunti i parlamentari di Popolo e territorio e i deputati di centrodestra in missione.

Applausi e urla, invece, da parte dell’opposizione che ha gridato: “Dimissioni!”.

La maggioranza che sostiene il governo – interviene il capogruppo del Pd Dario Franceschini – non esiste più, né nel Paese né in questa Camera“.

“E’ la prima volta volta dall’inizio della storia della Repubblica – fa notare invece Gian Luca Galletti dell’Udc – che il governo viene battuto in aula su un provvedimento del genere”.

La bocciatura dell’assestamento in bilancio “è un atto politico uguale alla sfiducia verso l’azione di governo e di maggioranza – afferma Antonio Di Pietro -, è la dimostrazione che i conti non tornano, che il governo non ha la maggioranza nemmeno per il bilancio dello Stato”.

Convocata, quindi, per questa mattina la Giunta per il regolamento della Camera che si riunisce per capire se e come l’Aula potrà riprendere ad esaminare il tutto dopo la bocciatura dell’artcolo 1 e dell’assestamento in bilancio. Sta di fatto che Gianfranco Fini ha sottolineato che il voto “ha evidenti implicazioni politiche”.

Ma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi minimizza. “E’ un problema tecnico che si può risolvere” ha detto.

Ottimista anche Cicchitto che è convinto che la bocciatura non avrà conseguenze sulla tenuta di governo, anche se per ora verrà messo uno stop sul ddl intercettazioni.

Anche Umbero Bossi pensa positivo e parlando del governo afferma che “per adesso non viene giù tutto”.