Silvio Berlusconi
Il Pdl non molla sul condono.
Il Popolo della libertà non scarta del tutto la contestata ipotesi del condono e rilancia anche su una sorta di mini-patrimoniale per fare cassa e aprire nuovi orizzonti al decreto sviluppo sul piano delle misure per la crescita.
Il premier comunque non sarebbe disposto a fare retromarcia sul decreto sviluppo. Negli ambienti di partito si rimarca anche l’atteggiamento favorevole del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi verso l’ipotesi della mini-patrimoniale.
Contrari invece a questa ipotesi, il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti e l’alleato storico di Berlusconi, Umberto Bossi.
Nel consueto mini vertice del lunedì in via Bellerio, i due alleati avrebbero concordato di tenere una linea comune di intransigenza contro chi invoca il condono. D’accordo anche sulla scelta di varare un pacchetto sviluppo senza risorse aggiuntive, dunque a costo zero.
Resta ancora irrisolto il nodo del nuovo governatore di Bankitalia che dal vertice di Milano in cui era presente anche il ministro Roberto Calderoli sembrano esser arrivati segnali di ammorbidimento.
Bossi e Tremonti continuano sempre a sostenere Vittorio Grilli, più volte elogiato dal Senatur. Ma l’ultima parola resta del premier, che sembra puntare su Saccomanni.