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Italia bocciata anche da Fitch

Italia bocciata anche da Fitch.

Anche la più piccola tra le tre agenzie di rating segna il pollice verso.

Dopo il declassamento dell’ affidabilità dell’ Italia come debitore da parte di Standard & Poor’ s, il 20 settembre, e di Moody’s, martedì scorso, l’agenzia francese ha tagliato di un gradino il giudizio sull’ Italia, da AA- ad A+.

Anche nel caso di Fitch l’accento di preoccupazione è per la debole crescita economica, che rende più difficile ridurre il debito. Non a caso ieri è stata declassata anche la Spagna, di due gradini, al livello AA- (comunque superiore all’ Italia) ed è stato messo in osservazione per un eventuale declassamento il Portogallo, confermato a BBB-, a un passo dal rating spazzatura.

Per l’ Italia l’agenzia considera sia la situazione generale dell’eurozona sia la gestione della crisi da parte del governo, che all’inizio è stata esitante.

Anche per Fitch dunque, come già per S&P e Moody’s, pesa la mancanza di fiducia di cui soffre il governo. Si vedrà lunedì se il giudizio avrà effetti sul mercato. Quello di Moody’s è stato praticamente ignorato, visto che le Borse hanno dato più credito ai piani di salvataggio delle banche in elaborazione a Bruxelles.

Ad ogni modo sul mercato la mossa di Fitch era data quasi per scontata, visto l’orientamento delle società più grandi. Tanto è vero che lo stesso direttore generale della Banca d’ Italia, Fabrizio Saccomanni ha commentato ieri che “queste agenzie agiscono un po’ come un branco, vanno tutte nella stessa direzione, nello stesso momento”.