Paolo Romani , ministro dello Sviluppo economico
“Mai considerata ipotesi di condono”.
Arriva rapida da Palazzo Chigi la smentita delle indiscrezioni circolate ieri sul nuovo decreto sullo sviluppo. Nel pomeriggio, il governo ha diramato una nota in cui ha fatto sapere di non aver preso, né di aver intenzione di prendere in considerazione l’ipotesi di un nuovo condono fiscale ed edilizio.
A rincarare la dose, il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli. “E’ roba da Repubblica delle banane – ha dichiarato nel pomeriggio, poco dopo il comunicato del governo -. Non possiamo certo pensare al condono per determinare le politiche di sviluppo”.
L’opposizione è sul piede di guerra. Antonio Di Pietro, dell’Italia dei valori, lo definisce come un atto di “eversione democratica”. Angelo Bonelli (Verdi), come “un’istigazione a delinquere”. Stefano Fassina (Pd) come “l’emblema del degrado morale dell’Italia”.
Dello stesso avviso anche ambientalisti e associazioni di categoria. Per Fai e Wwf, ”anche il solo parlare del quarto condono edilizio in Italia è atto di irresponsabilità politica e scelleratezza civica. Un territorio già massacrato come quello del nostro Paese – continuano -, soprattutto nelle regioni del mezzogiorno, ha bisogno di interventi di risanamento e di riqualificazione e non della legittimazione dell’abusivismo edilizio“.