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Maroni: “Legge per arresti preventivi”

Roberto Maroni

Maroni: “Legge per arresti preventivi”.

A parlare è il ministro dell’Interno Roberto Maroni nell’informativa al Senato sugli incidenti di sabato scorso a Roma. Maroni, al Senato, ha chiesto nuove misure in grado di prevenire le violenze di piazza.

“C’era l’intenzione di attaccare sedi istituzionali, in primo luogo Camera e Senato – ha affermato il ministro -. La polizia ha svolto il suo compito con integrità e precisione. C’era la volontà di ricreare l’incidente avvenuto a Genova durante il G8. Solo grazie alle forze ordine si è impedito che ci fosse il morto“.

Maroni, dunque, ha annunciato la necessità di misure preventive. “Adesso servono – ha aggiunto Maroni – nuove norme preventive. Ci sono state molte polemiche sulla prevenzione. Le informazioni sul movimento dei violenti c’erano, ma ricordo che le norme di legge attuali non consentono di procedere al fermo o all’arresto di chi è solo sospettato di volere partecipare alle violenze“.

In linea con le dichiarazioni di Maroni due giorni fa era intervenuto anche il ministro della Difesa, Ignazio La Russa.

Tra le misure annunciate dal ministro ci sarebbero l’arresto in flagranza differita, Daspo anche per i cortei, uno specifico reato associativo per chi esercita violenza aggravata nelle manifestazioni, maggiori tutele giuridiche per gli operatori di polizia.

Con la necessità di risorse. “Ho già chiesto al Consiglio dei ministri di venerdì di azzerare i tagli al ministero dell’Interno nei prossimi anni – ha detto Maroni -. Il ministero dell’Economia stanzierà sessanta milioni di euro entro il 2011 per le spese necessarie alla gestione dell’ordine pubblico”.

Il ministro ha definito gli scontri di Roma come forme di terrorismo urbano. “Con gli scontri di Roma, abbiamo visto materializzarsi una nuova forma di terrorismo, che potremmo chiamare urbano – ha continuato -. Sabato scorso si è scatenata la cieca violenza di tremila incappucciati che ha oscurato la protesta di migliaia persone che volevano solo manifestare“.

Poi il ministro è tornato a difendere le azioni delle forze dell’ordine. “Era più di vent’anni che non si usavano gli idranti e credo che il loro utilizzo sia stato molto utile – ha affermato, ricostruendo le fasi degli scontri -. Complessivamente in un giorno sono state impiegate tremila unità di polizia, carabinieri e guardia di finanza, coordinate da 107 funzionari della polizia di Stato”.

E sul conto dei danni. “Nel complesso sono pari a circa cinque milioni di euro“, ha detto.