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“Corviale, stiamo verificando varie soluzioni”

- “Non ho revocato gli stanziamenti previsti per Corviale, ma stiamo verificando se quei fondi siano nella effettiva disponibilità della Regione e la fattibilità del progetto”.

L’assessore alla Casa Teodoro Buontempo ha risposto così alle richieste dei comitati degli inquilini di Corviale, ascoltati oggi nella commissione del Consiglio regionale del Lazio.

Introducendo la seduta, il presidente Rodolfo Gigli (Udc) aveva ricapitolato la storia di Corviale, precisando che sono in corso due distinti finanziamenti, il primo per la riqualificazione del quarto piano, il secondo per la cosiddetta “verticalizzazione”, ovvero la suddivisione del complesso in 27 blocchi separati. “Ci sono due ipotesi in campo – ha proseguito Gigli – demolire Corviale e realizzare un nuovo complesso, oppure procedere senza indugio all’utilizzo delle risorse disponibili, in tutto circa 23 milioni di euro”.

Il presidente dell’Ater di Roma, Bruno Prestagiovanni ha precisato che “aspetta le indicazioni della giunta, visto che la nostra è un’azienda strumentale della Regione. C’è una lettera dell’assessorato nella quale si chiedeva di sospendere la procedura per riflettere meglio sulle opere, noi siamo pronti ad approvare i progetti esecutivi per la ristrutturazione del quarto piano di Corviale”.

Chiarezza sulla volontà politica è stata chiesta dai comitati degli inquilini, dal presidente del XV Municipio, Gianni Paris e dai consiglieri regionali dell’opposizione, Claudio Mancini, Tonino D’Annibale e Carlo Lucherini del Pd e Ivano Peduzzi (Fds).

L’assessore Buontempo, nel suo intervento, ha precisato che si sta muovendo su due binari: “Applicare i provvedimenti esistenti, ma al tempo stesso pensare a un futuro diverso per la città. Sul primo punto, abbiamo fissato un incontro con il ministero delle Infrastrutture, titolare dei finanziamenti: bisogna capire se il ministero è ancora d’accordo con il progetto di ristrutturazione del quarto piano e se i fondi siano effettivamente a disposizione della Regione.

La ristrutturazione di questo spazio, in origine destinato a esercizi commerciali e poi occupato da 125 famiglie, non è sicuramente semplice. Abbiamo anche ipotizzato di investire i sei milioni previsti nella realizzazione di nuovi appartamenti, restituendo la funzione originaria al quarto piano.

Per quanto riguarda la verticalizzazione, la Regione non ha toccato quei fondi. Al tempo stesso, stiamo continuando a lavorare per valutare se sia possibile costruire nuovi appartamenti per le 6.500 famiglie che abitano a Corviale, utilizzando il “serpentone” per uffici – ci si potrebbe fare “la Città della Regione”, riunificando qui tutte le sedi sparse – oppure demolendo del tutto il complesso”.

Mancini, prima della chiusura dell’audizione, ha annunciato che l’opposizione chiederà un Consiglio regionale straordinario su questo tema.