Crisi, flop dei Bund tedeschi
Angela Merkel
Crisi, flop dei bund tedeschi.
La crisi dei mercati sfiora la Germania. Nel giorno dell’incontro tre tra Angela Merkel, Nicolas Sarkozy e Mario Monti il 35 per cento dei Bund, i solidi titoli di stato tedeschi, usati in Europa come standard per misurare lo spread, resta invenduto.
Una pesante battuta di arresto che, però, non sembra spingere la Cancelliera a cambiare i suoi piani sugli eurobond, i possibili titoli di stato europei fortemente voluti dagli altri stati membri. La Merkel avrebbe fissato i paletti affermando che per uscire dalla crisi serve un unione fiscale a livello europeo.
Preoccupati gli analisti. Il fatto che l’asta dei Bund tedeschi sia andata male “è un ulteriore salto di qualità della crisi. Se il Paese di riferimento dell’Eurozona non riesce a collocare i suoi titoli di Stato, vuol dire che gli investitori temono per il sistema nel suo complesso“, ha commentato Pier Carlo Padoan, vicesegretario generale e capoeconomista dell’Ocse.
“L’Eurozona ha bisogno di riforme profonde – ha aggiunto – a partire dalla governance. In questo contesto la Bce è stata ed è un elemento essenziale di stabilizzazione”.
Lunedì saranno presentate le previsioni Ocse per l’economia mondiale, “accanto a quelle di una crescita che declina ed è molto debole – ha affermato Padoan – presenteremo uno scenario molto più negativo in cui si esamina l’ipotesi di una crisi finanziaria grave dell’area euro con conseguenze molto preoccupanti in tema di caduta del reddito e aumento della disoccupazione”.
Nonostante questa situazione, però, per Padoan la recessione potrebbe ancora essere evitata.