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La crisi tocca anche la Francia

La crisi tocca anche la Francia.

I mercati europei, in particolare Parigi e Madrid, accusano forti ribassi: rispettivamente un -1,66 per cento e un -1,02 per cento a tarda mattina, mentre la Spagna ha assistito e nuove pesanti pressioni durante un’asta di titoli di Stato, e perfino la Francia, la seconda maggiore economia dell’area euro appare sempre più impelagata nella crisi sui debiti pubblici.

A evidenziare questa situazione oggi è stato il superamento della soglia psicologia dei 200 punti base, 2 punti percentuali pieni, tra i rendimenti dei titoli di stato francesi a 10 anni e i Bund della Germania.

Intanto a Madrid a un collocamento di bond decennali i rendimenti sono arrivati a sfiorare il 7 per cento, livello da allarme rosso perché fu una volta superato questo valore che Grecia, Irlanda e Portogallo si rassegnarono a chiedere aiuti. Lo spread dei Bonos spagnoli rispetto ai Bund sfiora ormai i 500 punti base. Negli ultimi giorni forti crescenti tensioni hanno coinvolto anche Belgio, Olanda, Austria e altri paesi dell’area valutaria.

Resta molto elevata anche la tensione sull’Italia, con i rendimenti dei Btp decennali che si mantengono al di sopra del 7 per cento. Stamattina i tassi retributivi dei Btp hanno segnato un picco al 7,15 per cento, secondo Bloomberg, mentre il loro spread sui Bund ha toccato quota 539 punti base, vicino al record di 575 punti base raggiunto lo scorso 9 novembre. A Milano il Ftse-Mib accentua il calo al -1,45 per cento, mentre nel primo pomeriggio è atteso che il nuovo premier Mario Monti presenti al Senato il programma del nuovo governo di tecnici, un esecutivo il cui compito primario è proprio rispondere alle tensioni dei mercati.

Oggi sono nuovamente tutte le Borse europee ad accusare ribassi, anche sulla scia dei repentini cali accusati ieri da Wall Street dopo un rapporto dell’agenzia di rating Fitch che ha messo in guardia dai rischi di perdite a carico delle banche americane per le loro esposizioni ai debiti pubblici dell’area euro.

A tarda mattina Londra si attesta al -1,05 per cento, Francoforte del -0,68 per cento. L’euro si attesta poco mosso ma volatile a 1,3455 dollari.