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Cairo - Preoccupata l'Unione europea

Scontri in piazza Tahrir, oltre 40 morti

Un'immagine degli scontri in piazza Tahrir

- Non cessano le violenze in piazza Tahrir, Cairo. Dopo un fine settimana di sangue a una settimana dalle elezioni legislative dopo la caduta di Mubarak, questa mattina sono ricominciati gli scontri.

Stando ad alcuni fonti il bilancio dei morti sarebbe salito a quaranta mentre i feriti sarebbero circa 1800.

I tanti medici intervenuti in piazza stanno chiedendo aiuto ai colleghi mentre sui siti vengono pubblicate continue richieste di donatori di sangue più che di medicinali.

Si stanno raccogliendo anche beni di prima necessità per i manifestanti e caschi e maschere antigas per i medici.

I manifestanti sarebbero circa 4000. La polizia ha lanciato lacrimogeni verso di loro per non farli arrivare al ministero dell’Interno. Gli scontri si sarebbero concentrati nella parte sud-ovest di piazza Tahrir.

Proprio questa mattina l’imam della moschea Omar Makram, lo sceicco Mazhar Shahine, aveva annunciato di aver raggiunto un accordo con le autorità militari e che la situazione poteva essere considerata tranquilla. Ma la tregua è stata rotta nuovamente e l’intervento della polizia non ha tardato ad arrivare.

Nel frattempo è stata liberata Butaina Kamel, l’unica donna candidata alla presidenza della repubblica egiziana che era stata fermata ieri da alcuni manifestanti mentre si recava verso il ministero dell’Interno.

Il premier Essam Sharaf ha indetto una riunione di emergenza per poter gestire la crisi in qualche modo, ma i manifestanti continuano ad accusare l’esercito di voler rimanere al potere in maniera indefinita.

Preoccupata l’Unione europea che segue con ansia gli scontri di piazza Tahrir. La transizione non è un momento facile, fa sapere un portavoce, ma va mantenuto l’ordine “nel pieno rispetto dei diritti umani ed accogliendo le aspirazioni democratiche dei cittadini”.

Il video degli scontri

 

 

21 novembre, 2011 - 15.49