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Manovra, Monti incontra i partiti

Angelino Alfano

Monti incontra i partiti.

Prima il Terzo Polo, poi Pdl e Pd. Mario Monti scopre ha illustrato le linee della manovra.

La manovra sarà severa, pesante e abbiamo chiesto conservi criteri di rigore ed equità e il ripristino delle detrazioni per le famiglie – ha commentato il leader Udc al termine del faccia a faccia -. Le medicine sono amare ma inevitabili per evitare al paziente di non morire”.

Poi il Pdl. “Abbiamo detto al governo di procedere con equità in modo che il carico sia parametrato rispetto alla capacità dei contribuenti, dando un ruolo centrale alla famiglia – ha detto al termine dell’incontro il segretario del Pdl Angelino Alfano -. La nostra raccomandazione è di stare attenti a che non paghino sempre gli stessi“.

L’obiettivo del presidente del Consiglio, che domani incontrerà anche le parti sociali, è quello di rendere più agevole la strada, in Parlamento e nel Paese, alla manovra che dovrebbe essere approvata lunedì in Consiglio dei ministri. Ma anche dopo il Cdm, che potrebbe essere anticipato a domani sera, l’obiettivo del premier sarà quello di spiegare e far comprendere il più possibile i contenuti e la filosofia che ha portato al pacchetto di provvedimenti.

Non tarda ad arrivare un nuovo affondo della Lega.”Se verranno confermate le indiscrezioni sulla manovra allora Monti e il suo governo – ha detto Roberto Calderoli – si dimostreranno una vera e propria “fabbrica della povertà”. La Lega farà le barricate in Parlamento per la difesa delle famiglie e delle imprese, sempre che con misure del genere Monti riesca ad arrivare a mangiare il panettone, cosa di cui dubito fortemente…“.

Domani, però, nonostante la concomitanza con l’apertura del cosiddetto parlamento padano, i governatori leghisti Cota e Zaia saranno a Roma per incontrare il premier Monti.

Freddo anche Antonio Di Pietro (Idv): “La manovra? Sono stanco di rispondere sulle supposizioni. Ho letto sei giornali e ci sono sei manovre diverse. Ora voglio leggerla nel concreto, vedere qual è stato il filo conduttore e le scelte. Fino ad allora adotto la regola di San Tommaso, prima tocco e poi giudico. Vedremo se il governo dei professori sarà meglio di quello dei malfattori”.

Torna a farsi sentire anche la Cgil, che non ha nascosto la sua contrarietà. “Domani valuteremo – ha detto Susanna Camusso -: siamo pronti a sostenere le scelte giuste, ma altrettanto determinati a contrastare quelle che reputeremo sbagliate”.