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Manovra, tagli alla sanità e aumento Irpef

Mario Monti

Manovra, tagli alla sanità e aumento Irpef.

Rush finale per la manovra economica che sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri di lunedì prossimo. Il presidente del Consiglio Mario Monti inizierà in mattinata il giro di consultazioni con i segretari dei partiti che sostengono la maggioranza e domani mattina incontrerà le parti sociali.

Sempre lunedì, illustrerà la manovra del Governo alla Camera alle 16 e al Senato alle 18. Iniziano, intanto, a circolare le prime indiscrezioni, anzitutto sul valore totale che potrebbe passare da 20 a 25 miliardi. Poi sarebbe allo studio una super-tassa sulle barche e i beni di lusso: una sorta di patrimoniale non immobiliare che si affiancherebbe all’Ici sulle seconde e terze case. Ma gli interventi più controversi sono quelli che riguardano Irpef e salute.

Il governo starebbe, dunque,valutando l’aumento delle aliquote Irpef di due punti per gli scaglioni oggi al 41% (redditi tra i 55 e i 75mila euro) e al 43% (oltre i 75mila euro) che passerebbero così al 43 e 45%. Questo potrebbe portare 1,1 miliardi di euro nelle casse dello Stato e interessare un milione 525mila contribuenti, pari al 3,7% del totale dei contribuenti Irpef.

Stretta anche sulla spesa sanitaria con l’anticipo al 2012 di una parte dei tagli lineari al fondo per la sanità previsti dalla manovra estiva. Le riduzioni dei trasferimenti per il 2012 di seicento milioni per la farmaceutica e 1,2 miliardi per il personale sanitario sono confermati ma potrebbero essere incrementati con l’anticipo all’anno prossimo dei tagli spalmati sul 2013 (2,5 miliardi) e il 2014 (5 miliardi).

Nel 2012, secondo alcune ipotesi, i tagli lineari potrebbero anche raggiungere i 2,5 miliardi. Allo studio anche l’anticipo all’anno prossimo dei ticket sui ricoveri che sarebbero dovuti scattare l’anno successivo.

Resta in forse il quadro sulla patrimoniale. Più delineato quello sulla riforma previdenziale: prevista l’estensione a tutti del sistema contributivo pro-rata per il calcolo della pensione e l’accelerazione dell’innalzamento dell’età pensionabile delle donne del settore privato. Probabile l’aumento di un paio di punti percentuali dei contributi a carico dei lavoratori autonomi. Non sono confermate infine le misure sull’anzianità, che vedono l’opposizione dei sindacati e di una parte del Pd, anche se il Pdl e l’Udc potrebbero appoggiarle.

Previsti aiuti per le micro, piccole e medie imprese. Il fondo di garanzia per le pmi potrà garantire un importo massimo per singola azienda fino a 2,5 milioni di euro.

Nella bozza di manovra sarebbe prevista anche la liberalizzazione degli orari dei negozi e verrebbe eliminato qualsiasi ostacolo all’apertura di nuovi esercizi commerciali.