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Quirinale - Durante la cerimonia di auguri con le più alte cariche dello stato Napolitano difende Monti

Napolitano difende Monti

Giorgio Napolitano

- “Bisognava evitare uno scontro elettorale devastante. Ma non c’è stato tradimento della volontà popolare”. Così il  capo dello stato difende il nuovo governo e invita le forze politiche e sociali a discutere “senza rigide pregiudiziali e battute sprezzanti”.Napolitano difende la nascita del governo Monti: “E’ una leggerezza dire che la democrazia è stata sospesa. Con il governo Monti non c’è stato alcuno strappo costituzionale”.

Durante la cerimonia di auguri con le alte cariche della repubblica il presidente usa parole che suonano anche come un’autodifesa rispetto alle critiche ricevute nelle ultime settimane per il ruolo attivo del Quirinale nella crisi.”La fiducia accordata al governo Monti – dice Napolitano- è avvenuta perché occorreva scongiurare “in una fase così critica una paralisi e uno scontro elettorale devastante. Non mi risulta che ci sia stato un tradimento della volontà popolare.

La data limite per il ritorno alle elezioni, in Italia, è già segnata dal termine naturale della legislatura” .”La sostenibilità anche internazionale – aggiunge- era giunta a un punto limite. A me toccava solo registrare e seguire imparzialmente le reazioni delle forze in campo fino a quando il presidente del consiglio Berlusconi, prendendo atto di una situazione così critica, dopo l’esito negativo di una votazione significativa in Parlamento, si è risolto, con senso di responsabilità, a rassegnare le dimissioni”. I partiti sono stati così messi “al riparo da una esasperazione patologica del conflitto tra governo, maggioranza e opposizione”.

Il presidente poi sottolinea, ancora una volta, il ruolo giocato dal nuovo governo nel rilancio del Paese: “L’ampiezza e la continuita’ dello sforzo appena avviato, prova di un condiviso senso di responsabilità” delle forze politiche, “è ciò che più rafforza e può rafforzare la credibilità dell’ Italia”. “L’ampio sostengo al governo – continua – rafforza il Paese”. E conferma la sua previsione: “La strada è in salita, ma l’Italia può farcela”.Rivolgenosi  alle forze politiche e sociali le invita a “discutere senza rigide pregiudiziali”. “Credo non giovino giudizi perentori, battute prezzanti, contrapposizioni sempliciste. Si blocchi sul nascere ogni esasperazione polemica”. Parole che sembrano riferite, in particolare, alle ultime accese polemiche su riforma delle pensioni e del mercato del lavoro.

Silvio Berlusconi commenta  “Il governo Monti una democraziasospesa? Talvolta quando noi politici parliamo alla platea dei nostri elettori, è chiaro che dobbiamo anche un po’ colorire le nostre tesi. Comunque, il governo tecnico è una cosa anomala rispetto al normale svolgimento della legislatura”.L’ ex ministro leghista, Roberto Calderoli è più duro: “Le dimissioni di Berlusconi non sono state spontanee ma sono state fortemente sollecitate dai poteri forti. Il governo Monti e’ un governo non legittimato”. Domani in Senato “dirò che la democrazia non c’è più, immolata sull’altare degli interessi delle banche”. Un altro ex ministro leghista, Roberto Maroni ironizza: “Il discorso del presidente? Siamo a Natale…”

 

20 dicembre, 2011 - 20.03