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Regione - L'assessore Birindelli all'enoteca regionale Palatium di Roma per il convegno sul prodotto locale

Olio novello, poco ma fragrante

Angela Birindelli

- L’olio novello del Lazio ha fatto oggi il suo ingresso in società all’enoteca regionale Palatium di Roma, dove si è svolto il convegno “Mi presento: sono l’olio novello” della campagna olearia 2011-2012, promosso dalla cooperativa agricola ‘Marcellina’. Presente all’iniziativa, l’assessore regionale alle Politiche agricole, Angela Birindelli insieme al commissario straordinario Arsial, Erder Mazzocchi, e al presidente della Coldiretti Lazio, Massimo Gargano.

“E’ importante dedicare all’oro verde un’operazione di marketing territoriale perché l’olio esprime il valore dei nostri territori – ha sottolineato l’assessore Birindelli -. Domani andrà in Commissione Bilancio la legge sulla tracciabilità, che darà risposte serie alle imprese e ai consumatori del Made in Lazio. L’olio purtroppo è soggetto a contraffazioni, per questo è doveroso non solo valorizzare la qualità del prodotto ma promuovere anche la provenienza territoriale. Un sostegno al settore arriverà col Psr attraverso la misura 133 che sosterrà la promozione delle nostre produzioni certificate. I bandi saranno aperti a breve, non appena la misura sarà approvata in giunta”.

Per riuscire a vendere nella distribuzione moderna e accedere ai fondi comunitari ”stanno nascendo nel Lazio le prime Op, dove si stanno aggregando le prime cooperative per far sì che ci sia un’identità unica, capacità di movimentazione di grosse masse, e contrattazione diretta con la Gdo – hanno annunciato il presidente di Unaprol, nonché di Coldiretti Lazio, Massimo Gargano e il presidente di Coldiretti Roma David Granieri. L’Op, ha concluso Gargano è l’unico strumento per andare sui mercati e per avere accesso alle risorse Ue. Dobbiamo concentrare il prodotto per venderlo”.

L’olio extravergine, ha detto il commissario straordinario di Arsial Erder Mazzocchi ”è per il nostro territorio oro liquido, un gioiello che è componente fondamentale della nostra cultura e paesaggio”.

L’olivicoltura regionale si estende su circa 89mila ettari e conta circa 350 strutture di molitura, il 7% dei frantoi italiani, e quattro Dop riconosciute dall’Unione Europea: Sabina, Canino, Tuscia, e Colline Pontine.

La produzione in olio di oliva totale della regione supera i 200 mila quintali l’anno, e oscilla tra il 5% e il 6% del totale nazionale. La raccolta quest’anno è scesa, secondo dati Ismea, del 34%, ma l’andamento stagionale, ha detto Mazzocchi ”ha assicurato più fragranza aromatica, e alta qualità. Stiamo assistendo i produttori con il progetto di tutela della biodiversità a Montopoli Sabina, ma vogliamo creare una manifestazione dell’olio a Roma.Sempre a Roma intendiamo fare una manifestazione ad hoc sull’olio che è il vero e unico prodotto a Km0, ed è quello capace di portare turisti e visitatori nei borghi rurali”.

 

5 dicembre, 2011 - 18.21