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Tragedia del Giglio - Costa Concordia - I sindaci di Montalto di Castro, Carai, e Tarquinia, Mazzola, confidano nella buona riuscita degli interventi

“Danno ambientale, siamo preoccupati…”

La Costa Concordia affondata al Giglio

La Costa Concordia affondata al Giglio

- Se dovesse esserci una perdita di carburante importante, la macchia oleosa distruggerebbe tutto.

Sarebbe un disastro. Dall’isola del Giglio alle coste viterbesi il passo è breve.

Il naufragio della Costa Concordia (fotocronaca: la tragedia in 50 immagini) mette in allerta i comuni della Tuscia che si affacciano sul mare. Montalto di Castro e Tarquinia sono in allerta.

“Noi siamo fiduciosi del lavoro portato avanti dal ministero dell’Ambiente – osserva il sindaco di Montalto Salvatore Carai – ma siamo consapevoli per la nostra costa, l’unica ad avere il riconoscimento delle quattro vele, se dovesse esserci uno sversamento in mare, la chiazza oleosa distruggerebbe tutto.

E’ al rischio il lavoro dei pescatori, la fauna. Come tutti mi auguro che riescano a risolvere il problema, svuotando la nave”.

Massima attenzione.“Monitoriamo la situazione – continua Carai – finora non ci hanno fatto sapere nulla e non è una cosa negativa, significa che al momento è tutto sotto controllo, non c’è un pericolo imminente. Almeno che a noi risulti.

Di buono c’è che se il tempo si mantiene così, con il mare calmo, le operazioni di recupero possono procedere più celermente”.

Tutta la vicenda per Carai ha dell’incredibile. “Mi sembra di assistere a un film dell’orrore – dice ancora – impensabile che una nave a così poca distanza dalla costa possa naufragare”.

Attenti all’evolversi della situazione pure a Tarquinia. “Seguiamo l’andamento – sostiene il sindaco Mauro Mazzola – se capita qualcosa vorremmo essere preparati, anche se non sappiamo bene a cosa e come.

Come piccolo comune non abbiamo gli strumenti, non sapremmo come adoperarci. Comunque la protezione civile e la polizia municipale sono allertati”.

Un po’ di preoccupazione c’è. “Se dovesse uscire carburante – continua Mazzola – secondo il vento, i danni potrebbero esserci. Per ora tutto pare sotto controllo.

Spero che il ministero dell’Ambiente faccia presto e porti a termine l’operazione”.

 

18 gennaio, 2012 - 16.16