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Economia -

Fitch taglia il rating sull’Italia ad A-

Fitch taglia il rating sull’Italia ad A-.

L’agenzia di rating ha declassato l’Italia, portando la capacità del Paese da A+ ad A- con outlook negativo. Oltre all’Italia downgrade anche per Spagna, Belgio, Slovenia e Cipro.

Alla base del declassamento ci sono la crisi del debito europea e l’aumento dello spread che avrebbe comportato “diverse implicazioni” sulla dinamica dei costi del debito pubblico.

L’impegno del governo Monti, si legge in una nota dell’agenzia, avrebbe risparmiato un taglio maggiore. Quanto all’outlook negativo, indica “possibilità di poco superiori al 50% di un ulteriore declassamento nei prossimi due anni”.

Gli economisti dell’agenzia di rating hanno sottoineato la validità delle misure prese dalla manovra e della riforma delle pensioni ma allo stesso tempo indicano come l’alto livello di spesa pubblica e del carico fiscale frenino la ripresa.

A preoccupare di più gli analisti di Fitch è l’aumento dei costi di finanziamento “con l’ampliamento del divario tra tassi di interesse e crescita economica che comporta implicazioni negative sulla dinamica del debito pubblico“.

Per l’agenzia serve, dunque, una riforma fiscale più incisiva che rafforzerebbe la fiducia sul fatto che un ampio avanzo primario possa essere conseguito nei prossimi anni.

Il downgrade dell’Italia, che arriva dopo quello di Standard & Poor’s, era già stato preannunciato da Fitch. Il 10 gennaio, il capo della divisione rating sovrani di Fitch, David Riley, parlò di una “significativa possibilità” di un declassamento di Roma, annunciando di aver messo sotto osservazione il Paese.

Fitch ha anche previsto per l’economia italiana una contrazione dell’1,7% nel 2012 e una crescita di appena lo 0,3% nel 2013.

 

28 gennaio, 2012 - 10.44