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Esteri -Un morto durante le proteste afghane contro contro le copie del Corano bruciate ieri nella base americana

Kabul, sede Usa chiusa e blindata

Kabul, sede Usa chiusa e blindata.

L’ambasciata americana in Afghanistan è stata chiusa e lo staff è rimasto bloccato al suo interno a causa delle violente manifestazioni nella capitale per protestare contro le copie del Corano bruciate ieri nella base Usa a Bagram. Una persona è morta e almeno ventuno sono rimaste ferite da colpi di arma da fuoco durante le violente manifestazioni.

A diffonderlo è stato un medico dell’ospedale di Jalalabad, assicurando di aver visto il corpo all’ospedale. “Si tratta – ha riferito – di un giovane che partecipava alla manifestazione”.
Intanto la polizia afghana ha smentito di aver sparato sulla folla.

Le proteste sono in corso da ieri, in seguito alla decisione presa da alcuni addetti della base aerea, che si trova a nord della capitale, di distruggere con il fuoco materiale religioso islamico, fra cui almeno quattro copie del libro sacro per i musulmani. Il capo dell’Isaf, forza internazionale di assistenza alla sicurezza, generale John Allen, ieri aveva rivolto “sentite scuse al nobile popolo afghano”.

 

22 febbraio, 2012 - 9.35