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Cronaca - Lo annuncia il ministro Corrado Passera

“Il beauty contest verrà azzerato”

Corrado Passera

Corrado Passera

Nessuna frequenza in regalo per le televisioni.

 

“Il beauty contest verrà azzerato”. Ad annunciarlo è il ministro Corrado Passera, confermando l’orientamento espresso da Monti al momento del loro insediamento. Mediaset e gli altri network non avranno gratis nuovi canali di trasmissione.

Tra nove giorni dovrebbe scadere la pausa  che il governo si era preso per esaminare la decisione del precedente esecutivo. Ma Passera ha già sciolto il nodo, individuando il percorso per assegnare i multiplex di frequenze d’intesa con l’Europa e l’autorità delle comunicazioni.

Si farà una vendita pubblica, ma il bene complessivo sarà spacchettato. “La prossima asta – ha spiegato Passera – sarà fatta di pacchetti di frequenze con durate verosimilmente diverse”.

Un’ipotesi è che la banda larga 700 (2 o 3 multiplex dei 6 totali in palio) venga aggiudicata per un periodo di tre anni, da qui al 2015. Per quella data infatti una commissione dell’Onu ha previsto lo spostamento di reti dalle tv all’accesso a Internet.

La scelta del governo deve ora passare al vaglio della commissione europea. E all’esame dei partiti di maggioranza, senza dimenticare l’incrocio delicato con il rinnovo dei vertici della Rai. Sarà poi l’Agcom a stabilire tempi e modalità dell’asta. Già domani possono arrivare risposte importanti.

Il commissario Ue all’agenda digitale Neelie Kroes sarà infatti a Roma per un convegno della Confindustria con Passera. L’incontro dovrebbe esser l’occasione per fare il punto sulle frequenze tv. 

Il governo Berlusconi, per scelta del ministro dello Sviluppo Paolo Romani, aveva stabilito l’assegnazione di 6 multiplex di frequenze tv attraverso il beauty contest, in italiano concorso di bellezza. In pratica, niente asta ma una concessione gratuita dei canali a chi aveva i requisiti.

La pratica del beauty contest non è una prerogativa solo italiana. Si punta a introdurre regole diverse in funzione di alcune prese di posizione internazionali e di un’apertura del mercato verso soggetti diversi da quelli puramente televisivi. L’asta sarà spacchettata. Una tranche di multiplex, quella forse più appetibile, sarà ceduta a concorrenti tv solo per tre anni, fino al 2015. Dopo quella data le Nazioni unite hanno stabilito che una serie di reti vengano trasferite dalla televisione all’accesso a Internet. Si parla della banda larga 700 che dovrebbe interessare 2 o 3 multiplex dei sei complessivi.

Al momento della sospensione, Fedele Confalonieri aveva attaccato il ministro Passera e l’azienda si era preparata a ricorsi in tutte le sedi, italiane ed europee. Adesso il network di Berlusconi punta ad alzare la posta su altri fronti.

 

10 aprile, 2012 - 9.15