- Il consigliere regionale Franco Dalia interroga il presidente Abbruzzese per potenziare il reparto di Ortopedia e traumatologia dell’Ospedale di Belcolle.
Il testo dell’interrogazione
Premesso che continuano a verificarsi episodi di grave disagio per i cittadini che decidono di rivolgersi al reparto di Ortopedia e traumatologia di Belcolle;
L’attuale organico della Uoc di Ortopedia e traumatologia è formata dal Primario più due Dirigenti medici in rapporto libero professionale con l’Ausl di Viterbo, un Dirigente medico che svolge solamente attività ambulatoriale e da pochi giorni è stato trasferito un ditigente medico dall’Ospedale di Tarquinia a 30 H settimanali;
Era previsto un concorso per mobilità bloccato sette giorni fa dalla Regione Lazio;
Alla luce di quanto sopra compresa l’unità trasferita da Tarquinia l’organico è composto da 3 dirigenti medici e mezzo (un dirigente medico è esonerato dalla sala operatoria e dalla pronta disponibilità);
Anche l’AUC di Tarquinia in questo momento, soprattutto in vista della stagione estiva, si trova in notevole difficoltà i quanto dopo il trasferimento di un dirigente a Belcolle sono rimasti 4 dirigenti più il primario;
La pianta organica del reparto di ortopedia e traumatologia prevede in servizio oltre al primario sette/otto Dirigenti medici;
Gli infermieri in servizio dopo l’accorpamento del personale infermieristico sono passati da 36 a 22 turnanti, più 2 giornalieri (esonerati dai turni);
I pazienti di ortopedia e traumatologia attualmente nel pomeriggio dei giorni feriali e nei giorni festivi e pre-festivi sono seguiti da medici che non conoscono le eventuali problematiche dei pazienti perché esterni al reparto, vale a dire provenienti da altre strutture, addirittura fuori dall’ospedale di Belcolle;
Il primario attualmente in servizio vi resterà al massimo fino al prossimo anno in quanto pensionato al quale è stata data la possibilità di rientrare in servizio fino al compimento del settantesimo anno di età in virtù della legge sul pensionamento con 40 anni di contribuzione effettiva;
Considerato che
Questa grave situazione venutasi a creare a causa dei tagli apportati dal piano di rientro ma anche grazie alle modalità e alla superficialità con cui il problema è stato trattato dalla Dirigenza strategica di quella Azienda, visto che molti dirigenti medici non avendo grandi possibilità di essere assunti, o di avere una prospettiva di lavoro serena in loco, hanno vinto poi concorsi in città limitrofe e se ne sono andati, alcuni sembra, arrivando anche a preferire la libera professione nelle strutture private alla bolgia del pubblico;
I disagi e le disavventure dei pazienti di ortopedia negli ultimi tre mesi si sono moltiplicati esponenzialmente tanto da arrivare a riempire di denunce non solo il Tribunale del malato ma anche i quotidiani locali;
Il diritto alla salute dei cittadini della provincia di Viterbo è messo fortemente in discussione;
Constatato che
La strategia della chiusura degli ospedali periferici per favorire il potenziamento del polo centrale di Belcolle non ha prodotto alcun risultato se non quello di aver smantellato entrambi;
L’esodo dei Viterbesi negli ospedali limitrofi non è più arginabile con relative ricadute deleterie in termini economici per l’azienda e certamente sull’ immagine del reparto che risulta essere fortemente compromessa;
Accertato ancora che
L’offerta sanitaria in provincia di Viterbo è profondamente insufficiente al numero delle richiesta;
Le “misure immediate per emergenza traumatologia” poste in essere dalla Direzione generale della AUSL di Viterbo con lettera prot. N. 2882 del 27/04/2012 e quella del 30/04/2012 a firma del Direttore Sanitario Aziendale Dott.ssa Cerimele, non risolvono la grave situazione venutasi a creare, si tenta di mettere una toppa che rischia di essere peggiore del buco; infatti chiamare, come ipotizzato, equipe di ortopedici dall’Ospedale di Civita Castellana o da quello di Tarquinia una volta a settimana mette a rischio la salute dei pazienti che non possono essere seguiti nel post-operatorio dalla equipe che li ha operati, ma soprattutto vanifica il rapporto fiduciario tra malato e medico curante principio basilare su cui si fonda una sanità e un risultato clinico efficienti;
Tutto quanto premesso considerato constatato e accertato
Interroga
Il presidente della Giunta Regionale del Lazio, On. Renata Polverini, per sapere, in relazione a quanto premesso quali azioni intenda adottare al fine di potenziare e riorganizzare l’assistenza sanitaria in provincia di Viterbo e in modo particolare per la UOC ortopedia e traumatologia;
Se non intenda immediatamente sostituire i medici andati in pensione, trasferiti o in maternità dando risposta positiva alle deroghe chieste;
Se non intenda valutare l’accorpamento delle diverse Unità operative semplici dipartimentali che per legge devono avere in servizio almeno tre ortopedici. Ognuna delle quali però opera in assoluta autonomia. Non sarebbe più opportuno un “coordinamento funzionale dei dirigenti unico” che garantisca la fase operatoria, quella post-operatoria oltre ai servizi ambulatoriali e di pronta disponibilità, pur lasciando la specificità ad ogni struttura ma non i dirigenti?
Franco Dalia