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Ancora scontri violenti in Val di Susa

Una manifestazione dei No Tav

Ancora scontri violenti in Val di Susa.

Guerriglia tra 500 incappucciati e forze dell’ordine. Era stata annunciata come una passeggiata notturna, la solita manifestazione del sabato sera, intorno al cantiere della Maddalena, a Chiomonte, dove si stanno eseguendo i lavori del tunnel esplorativo della Torino-Lione.

In poco è diventata l’occasione per nuovi scontri notturni, con sassaiole, petardi, idranti e fumi irritanti tra i manifestanti No Tav e le forze di polizia.

Stando alle ricostruzioni, allo scoccare dell’ora fissata, le 21, circa 400-500 militanti No Tav si stavano assiepando intorno al cancello 8 del cantiere e sopra la contigua area archeologica: la maggior parte a volto coperto e protetti da scudi di plexiglas, erano scesi dalla boscaglia dopo essere partiti dal vicino campeggio contro l’alta velocità o da Giaglione.

All’inizio i dimostranti, armati di tronchesi, avrebbero tentato di tagliare le reti di recinzione, tenuti a bada da un modesto getto d’acqua indirizzato con una manichetta. Poi avrebbero iniziato a puntare alcuni laser sul volto dei poliziotti e a fare scoppiare rumorosi petardi.

Successivamente i No Tav avrebbero dato inizio al lancio di pietre e bulloni contro gli uomini in divisa, che hanno risposto con i lacrimogeni. La situazione si sarebbe calmata dopo mezzanotte.

Ma proprio mentre stava riaprendo l’autostrada e la maggior parte dei manifestanti stava defluendo, c’è stato un nuovo attacco, questa volta contro gli operai del cantiere che stavano ripristinando la torre faro danneggiata nei tafferugli. 

Ci sono poi stati ancora dei lanci di pietra da parte di un altro gruppo di manifestanti nella parte bassa del cantiere, nella zona della centrale idroelettrica. Dopo di che i manifestanti si sarebbero ritirati e la situazione è tornata alla normalità.