Invia questo articolo Stampa questo articolo
Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
  • Webnews
  • Digg
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • LinkedIn
  • Live-MSN
  • MySpace
  • OKnotizie
  • Technorati
  • YahooMyWeb
  • TwitThis
Siria - Le vittime erano in una moschea

Damasco, trovati 40 corpi giustiziati con colpo alla testa

Siria

- Non si ferma il terrore a Damasco.

Sono stati infatti rinvenuti i corpi di circa quaranta persone nei sotterranei della moschea Omar di Muaddamiya, a sud-ovest dalla capitale.

Le vittime sarebbero state giustiziate con colpi di arma da fuoco alla testa.

Stando alle testimonianze di attivisti ci sarebbe stato l’ingresso da parte di blinadti e carri armati dell’esercito nella capitale dove si trovano i ribelli anti-regime.

Secondo i comitati di coordinamento i militari avrebbero dato fuoco a negozi, abitazioni civili e ucciso civili in fuga.

Intanto il vice premier siriano Qadri Jamil ha risposto alle affermazioni del presidente degli Stati Uniti Barcak Obama che durante una conferenza aveva parlato di un intervento militare in caso di uso di armi chimiche da parte del regime.

“L’occidente cerca una scusa per un intervento armato in Siria. Se questa scusa non funziona, ne troveranno altre. Ma noi diciamo che questo non è possibile” sono queste le parole Jamil.

Non tarda ad arrivare anche la risposta dalla Russia che, come riporta l’agenzia di stampa Interfax, dice: “La riconciliazione nazionale è l’unica possibilità per fermare bagno di sangue il prima possibile e fornre ai siriani stessi le condizioni per sedersi al tavolo negoziale e decidere le sorti del paese senza alcun suggerimento, senza alcun intervento dall’esterno. L’unica cosa che gli attori esterni devono fare è creare le condizioni perché questo dialogo cominci”.

21 agosto, 2012 - 17.29