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Obama: “I nostri problemi possono essere risolti”

Barack Obama

- “Accetto la nomination presidenziale”.

Con questa frase di rito Barack Obama saluta il pubblico della Convention democratica a Charlotte, dopo essere stato chiamato a sorpresa sul palco dalla first lady Michelle.

Obama sembra non avere dubbi: “I nostri problemi possono essere risolti, le nostre sfide vinte” perché “nei prossimi anni a Washington saranno prese grandi decisioni, sul lavoro e sull’economia, sulle tasse e sul deficit, sull’energia e sull’istruzione, sulla guerra e sulla pace”.

E i ventimila presenti nell’arena continuano a gridare “four more years”, ancora quattro anni alla Casa bianca. Ma Obama stesso sa che non sarà facile essere rieletti, dai tempi di Roosvelt soltanto un presidente democratico, Bill Clinton, è riuscito nell’impresa.

L’America si troverà a scegliere fra due visioni di futuro completamente diverse, ma lui non propone quella più facile. “Non mi avete eletto per dirvi quello che volete sentirvi dire, mi avete eletto per dirvi la verità. E la verità è che ci occorre più di qualche anno per risolvere sfide che si sono accumulate per decenni”.

E ancora. “La strada che vi indichiamo può essere dura, ma conduce in un posto migliore. Io vi chiedo di scegliere questo futuro”.

Gli obiettivi che si pone il presidente degli Stati Uniti sono molto ambiziosi, ma promette entro il 2016 la creazione di un milione di posti di lavoro nel settore manifatturiero, un raddoppiamento delle esportazioni nei prossimi due anni, dimezzare le esportazioni di petrolio entro il 2020 e creare 600mila nuovi lavori per l’estrazione di gas naturale.

Ma la promessa più difficile la fa in campo di deficit. “Lo ridurremo – dice Obama – di 4mila miliardi nel prossimo decennio”.