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Cal condivide ricorso dalla Regione

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- Il consiglio delle autonomie locali del lazio ha oggi preso atto a maggioranza, con soli tre voti contrari e un astenuto, della delibera della giunta regionale con la quale si è deciso di ricorrere alla corte costituzionale contro le norme emanate dal parlamento in ordine al riordino delle province.

La decisione della Regione era stata assunta in coerenza con analoga richiesta, formulata all’unanimità al Cal e alla stessa regione, da parte dell’assemblea dei sindaci e dei presidenti delle province del Lazio, riunita a Roma lo scorso 18 settembre.

Nella seduta odierna, tenuta nella sede del Consiglio regionale del Lazio, il Cal, oltre a condividere la scelta della Giunta regionale, ha registrato l’impossibilità di formulare una ipotesi alternativa di accorpamento delle province laziali.

“Altri Cal in queste ore stanno formulando proposte non sempre aderenti al dettato normativo – ha dichiarato il presidente del Cal, Fabio Melilli – e noi avremmo potuto fare altrettanto, rivisitando i confini della costituenda città metropolitana.

Ritenendo illegittima una decisione che non tenga conto della volontà delle comunità locali, uniche depositar

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ie della sovranità in ordine all’appartenenza ad una provincia o alla città metropolitana stessa, il Cal è stato messo nelle condizioni di compiere una scelta obbligata, condivisa dalla stragrande maggioranza dei sindaci della regione. Per questo – ha aggiunto Melilli – qualora la Corte non dovesse accogliere le obiezioni della Regione, sarà il Governo a doversi assumere la responsabilità di suddividere una delle regioni più grandi d’Italia in due sole province oltre la città metropolitana, mentre si va definendo un assetto che vedrà, in regioni molto più piccole, la presenza di 4, 5 o addirittura 6 o più province.

Sono certo – ha concluso il presidente del Cal – che appena sarà predisposto lo Statuto della Città Metropolitana, saremo obbligati tutti a tornare sul tema perché ritengo davvero innaturale che tutti i comuni della provincia di Roma possano essere considerati metropolitani o addirittura capitale come qualcuno immagina. Non si è voluto tener conto della peculiarità della nostra Regione e della presenza, appunto, della Capitale, per ottenere in fretta un risultato che alla prova dei fatti richiederà ulteriori e migliori decisioni”.

Nel corso della stessa seduta, il Cal ha designato Bruno Pezzuolo quale componente del collegio sindacale dell’Agenzia regionale per l’emergenza sanitaria – Ares 118.

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