Silvio Berlusconi
- Sequestro lampo nella notte tra il 15 e il 16 ottobre scorsi per Giuseppe Spinelli, collaboratore di Silvio Berlusconi.
La squadra mobile di Milano e la Dia hanno arrestato sei persone ed eseguito una serie di perquisizioni in diverse città italiane. Il capo della banda sarebbe stato tradito dalle scarpe rosse che indossava durante il sequestro.
I malviventi avrebbero chiesto a Spinelli 35 milioni di euro in cambio di alcuni documenti riguardanti il lodo Mondadori che, secondo loro, avrebbero potuto far ribaltare l’esito della sentenza.
Stando alle ricostruzioni fornite da Alessandro Giuliano, capo della squadra mobile della questura di Milano, sarebbe successo tutto in 12 ore. Alle 22 del 15 ottobre Spinelli sarebbe stato aggredito da due uomini mentre tornava a casa dal lavoro. Insieme ad un altro uomo arrivato più tardi i malviventi avrebbero costretto Spinelli e la moglie in casa fino alla mattina.
Sempre secondo il racconto di Giuliano, soltanto alle 9 Spinelli sarebbe riuscito a mettersi in contatto con Berlusconi. Dopo la telefonata i rapitori se ne sarebbero andati, forse, secondo la polizia, soddisfatti della risposta ricevuta. I documenti, però, non sono ancora stati rinvenuti e non risulta nessun pagamento di riscatto.
Ma l’ipotesi riscatto è comunque al vaglio della procura di Milano. Ci sarebbe, infatti, un riferimento a una “grossa somma di denaro”, forse, ipotizza il pm, “parte del riscatto che potrebbe essere stato pagato in un momento successivo al rilascio degli ostaggi ma non monitorato”.
I sei arrestati, pregiudicati con precedenti, sono i tre italiani Francesco Leone, Pierluigi Tranquilli, Alessio Maier. Con loro avrebbero agito anche tre albanesi Ilirjan Tanco, Marjus Anuta e Laurenc Tanko.