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Economia - Aut aut della Regione e vitivinicoltori sul piede di guerra

Niente Vinitaly per le aziende laziali se non sborsano i soldi

Niente partecipazione al Vinitaly 2013.  A meno che le aziende laziali non partecipino alle spese.

Il salone del vino, in programma dal 7 al 10 aprile a Verona, rischia di saltare per le aziende laziali se non ci sarà il contributo dei vitivinicoltori. I fondi della Regione Lazio non bastano a garantire l’edizione 2013. L’unica soluzione per coprire le spese è chiedere una mano alle aziende partecipanti, che però non l’hanno presa bene.

“Per l’ennesima volta – affermano i produttori del vino dei Castelli – si sta ignorando la rilevanza economica, occupazionale, di traino all’agroalimentare o al turismo, che il settore vitivinicolo produce nell’ambito regionale. Paghiamo incapacità politiche e tecniche evidenti”.

Il presidente del Consorzio tutela denominazione Frascati Mauro De Angelis lancia un appello “all’opinione pubblica e a chi si candida a guidare la Regione”. Le aziende, continua, “sono state informate, fuori tempo massimo, che la Regione Lazio non farà la prossima edizione del Vinitaly se, con esborsi tutti da verificare e esorbitanti, le aziende non comparteciperanno alle spese. Comunque, ci è stato annunciato che sarà un Vinitaly miserrimo per il Lazio”.

“Il Vinitaly – dichiara De Angelis – è una vetrina assolutamente rilevante. Molti non parteciperanno, altri si sistemeranno in qualche modo. Resta l’assoluta gravità di un ennesimo colpo a chi faticosamente resiste in momenti così difficili”.

23 gennaio, 2013 - 17.53